di T.A.

Sono in corso in Molise, così come ovunque in Italia, le stagioni olivicole e vinicole 2023. Annata particolare questa in atto, vuoi per il clima vuoi per altri fattori locali. Si prospetterebbero cioè raccolti ridotti in entrambi i settori, sia vinicolo che olivicolo, sicché ne chiediamo agli stessi  lavoratori della terra per saperne di più. E subito emerge un dato : zone che daranno tanto in termini di raccolta di ulive ed uva e quindi in tema di produzione di olio e vino, e zone che al contrario daranno pochissimo. Da una parte cioè una cosiddetta “annata m’riosa” (annata invidiosa), ossia chi raccoglierà abbastanza e chi poco, e dall’altra riscontri positivi e meno positivi quale diretta conseguenza dei sistemi di lavorazione della terra, degli uliveti e dei vigneti. Un produttore del Venafrano, uno tra i più fortunati visto che la massa prevede purtroppo tutt’altro : “ Prevedo di raccogliere oltre 30 q.li di ulive -afferma soddisfatto il nostro- con una resa finale tra i 500 e i 600 litri di olio”. Nel particolare della produzione olivicola nella piana di Venafro, lo stesso conduttore agricolo spiega : “In pochi produrremo quest’anno olio a Venafro. Occorre adeguarsi ai nuovi sistemi. E’ il suggerimento che propongo a tanti”. Il ragionamento si sposta alla produzione vinicola per la quale si prospetta un’annata non particolarmente felice e l’interlocutore aggiunge : “Le vigne risultano attaccate e bruciate dalla peronospora, sicché daranno poca uva. La colpa é dei vecchi sistemi di lavorazione della terra e delle vigne, che oggi non sono più adatti per i nuovi andamenti climatici. Da rimarcare poi anche la poca dedizione al vigneto, un tempo molto più curato ed assiduamente seguito”. I costi futuri di olio e vino venafrani ? “Qualche aumento rispetto al passato ci sarà -aggiunge l’interlocutore- anche se al momento non è possibile specificarlo”.

                       

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