Questa mattina ho incontrato l’on. Lorenzo Cesa alla Camera dei Deputati a Roma a cui ho proposto un emendamento al Dl 144 per rendere accessibile la stabilizzazione dei precari Covid anche in Molise. Cesa, insieme ad Elisabetta Lancellotta, hanno accettato di presentare l’emendamento nella competente Commissione.

Ho parlato dell’iniziativa anche con il coordinatore regionale della Lega Michele Marone che porterà avanti questa mia proposta in vista del maxi emendamento che vuole presentare il Governo.

Intanto alla Camera dei Deputati il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti sarà venerdì 28 ottobre alle ore 14 mentre la discussione alla Camera è prevista per l’8 novembre prossimo.

Finalmente, grazie al tandem con il governo di centrodestra, inizia ad essere percorribile la strada del dialogo per risolvere anche le problematiche del Molise e dei molisani che nell’ultimo quinquennio la delegazione parlamentare pentastellata non è mai riuscita a tutelare a Roma.

Questa azione politica congiunta tra Campobasso e Roma rappresenta per me la prima di una lunga serie di iniziative volte alla tutela della mia terra e dei miei concittadini. Un’idea che è condivisa anche dai neo eletti parlamentari e dalle altre forze politiche della coalizione di centrodestra.

L’iniziativa ricalca quella posta in essere già in Molise in Consiglio regionale, attraverso una PDL firmata anche da altri colleghi di maggioranza come Cefaratti, Romagnuolo e D’Egidio.

In particolare consiste nell’emendare la legge n. 234 del 2022, art. 1 comma 268 lettera b), che trova la sua ispirazione nella stabilizzazione del personale precario che ha prestato servizio durante il periodo più pericoloso dei contagi da Sars Cov-2.  La fase di reclutamento del personale sanitario durante l’emergenza sanitaria covid ha portato, infatti, all’applicazione di forme contrattuali con procedure flessibili determinando un consistente incremento del numero dei precari sanitari che lavorano nel SSN tanto da raggiungere cifre esorbitanti come 66.029 professionisti precari. Molti di loro però non rientrano nell’applicazione di detto comma a causa dei ritardi, da parte della pubblica amministrazione, con cui è stato adottato la tipologia del contratto di lavoro a tempo dipendente avendo preferito, sempre la P.A. locale,  l’applicazione del contratto a P. IVA.

Con questo emendamento viene eliminata una discriminazione legislativa che in Molise colpiva la maggior parte di professionisti, OSS e infermieri, che da sempre chiamiamo gli angeli del covid avendo avuto il coraggio di accettare di lavorare durante il periodo peggiore della fase pandemica e che vedono ad oggi precluso il loro diritto all’accesso alla stabilizzazione perché la legge nazionale prevede la maturazione dei requisiti entro il 30 giugno. L’emendamento da me proposto ricalca la legge regionale 13/2022 già approvata in Molise ma impugnata dal governo Draghi: ossia sposta la maturazione dei termini dal 30 giugno al 31 dicembre 2022.

Rientro in Molise soddisfatto per il risultato raggiunto. Ora la palla passa ai parlamentari. Ma sono certo che continuare sulla strada della collaborazione non potrà che apportare benefici al Molise e ai molisani.

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