VENAFRO, 14 SETTEMBRE 2021 – È a tutti gli effetti l’estate dello Sporting Venafro. Numeri e qualità tecniche alla mano, la campagna acquisti condatta dal presidente dei bianconeri Gianluca Primavera sta mettendo nelle mani del tecnico Gianluigi Tavone un’autentica ‘fuoriserie’ con una profondità d’organico in grado di garantire più di un’opzione in corso di stagione al trainer.

Il PalaPedemontana così riabbraccia Gianni Iacovino, tra gli elementi di punta della scuola molisana del futsal. Iacovino aveva fatto parte della stagione di partenza dello Sporting Venafro, contribuendo in maniera sostanziale al successo in Coppa Italia e all’accesso all’ultimo atto della Final Four ospitata ad Isernia.

«Torno con grande entusiasmo in quest’ambiente – spiega – e sarà un piacere ritrovare elementi che, con me, si erano disimpegnati in quella stagione ed altri, invece, che ho sempre sfidato da avversari ed ora saranno miei compagni di squadra». Con il tecnico Tavone ha già avuto un paio di colloqui «e ho avvertito molta fiducia da parte sua nei miei confronti. Mi ha detto di avermi voluto fortemente – rivela – per formare un gruppo compatto».

A fronte dell’attuale costruzione del team per Iacovino «senz’altro questo roster è particolarmente competitivo. Del resto, ci attende un girone tosto come quello G di serie B con campi, penso a quelli pugliesi (su tutti Canosa), molto caldi. Ma questo team è pronto a giocarsela con tutti. Come? Lavorando sodo durante la preparazione per farsi trovare pronti quando saremo chiamati in causa».

Del resto, con un organico profondo sarà proprio il tecnico Tavone ad avere l’imbarazzo della scelta. «La società ha allestito un team con valide opzioni, stara a lui valutare il lavoro settimanale di ognuno di noi e decidere chi inserire in organico ed i minutaggi di ognuno».

La speranza – così come per tutti gli altri compagni d’avventura – è quella di poter contare nuovamente sul supporto del pubblico.

«Giocare senza pubblico al sabato è una scena avvilente. I tifosi ti danno una marcia in più e l’auspicio è rivederli in tribuna anche se, inizialmente, in maniera contingentata», riflette Iacovino.

Che non ama sbilanciarsi, però, circa promesse a se stesso e all’ambiente. «Non mi sono mai addentrato in promesse – chiosa – però posso dire che, nella mia precedente esperienza con questi colori, abbiamo portato a compimento tutto quello che ci eravamo prefissi. Da parte mia posso solo dire che spero di far bene, dove, con questo concetto, intendo il poter riuscire a raggiungere un po’ tutti gli obiettivi di maggior rilievo che, con la società, punteremo a raggiungere».

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