La galleria è lieta di presentare l’esposizione d’arte contemporanea Tejiendo Camino di Lucia Italia Morana. L’artista italo-colombiana sarà ospite dello Spazio Arte Petrecca dal 27 giugno al 14 luglio. L’inaugurazione della mostra è prevista giovedì 27 giugno, alle ore 19.00 e sarà accompagnata da una conversazione in cui interverranno i curatori Gennaro Petrecca e Carmen D’Antonino e l’artista, Lucia Italia Morana.

TEJIENDO CAMINO nasce dall’idea che la letteratura brasiliana, colombiana, cubana, cilena, messicana o argentina, sia diventata di dominio pubblico e costituisce, per certi suoi generi, come il romanzo, un prodotto di largo consumo internazionale, ampiamente apprezzato anche in paesi non ispanofoni. Curiosamente, l’arte latinoamericana, invece, non è altrettanto nota. Il moltiplicarsi di mostre di opere d’arte provenienti da paesi dell’America Latina, ha iniziato a porre una serie di interrogativi a cui la storia dell’arte è chiamata a dare una risposta in Europa e una presa di posizione diversa da quella consueta nei paesi d’origine direttamente interessati. In altre parole, si rende necessario e urgente un cambio di prospettiva, che comporti una visione globale dell’arte latinoamericana.

Ideare un’esposizione di pittura colombiana è un tentativo di far intendere come l’arte sia di per se un linguaggio universale e come essa assuma connotazioni diverse in base alla contaminazioni sociali e geografiche in cui l’artista si forma. L’arte colombiana espressa nei lavori della Morana rappresenta una riuscita sintesi tra il verismo della rappresentazione e le geometrie cromatiche connotanti architetture e artigianato colombiano.

I soggetti dei quadri di Lucia Morana sembrano già visti, incarnano l’umanità che in Sudamerica anima le strade, non nascondendosi, quasi indifferenti se non fieri di apparire per ciò che sono, disperati nell’avere ma pieni di umanità, di un senso di solidarietà e accoglienza innato. Incrociamo nei suoi dipinti sguardi di donne e bambini che ci riportando alla mente il realismo della pittura di Caravaggio e quella dei ragazzi di vita di Pasolini.

CONCEPT

Ars gratia artis… l’arte solo per l’arte stessa!

“Con la mia pittura e i disegni vorrei trasmettere allegria, riflessione e stimolare chi guarda le mie opere a vivere con piena coscienza, raggiungendo la quiete dello spirito attraverso l’arte concettuale”.

Sono queste le parole che utilizza l’artista colombiana Lucia Italia Morana per definire la sua produzione artistica. La sua arte indaga nel vissuto della persona per ricercare tutti quegli oggetti che appartengono alla vita dell’individuo.

Morana nel realizzare le sue opere si ispira alla comunità Wayuu, un gruppo etnico della Colombia, una comunità indigena conosciuta come “la gente del sole, sabbia e vento”. Una popolazione che per anni ha combattuto la colonizzazione spagnola, per mantenere vive le sue tradizioni. I tessuti ancestrali wayuu riprodotti sulle tele di Morana, ricordano la cultura colombiana, i suoi miti, le sue tradizioni e costumi, nel segno di un attività artistica che contraddistingue questa tribù.

La mostra intitolata Tejiendo Camino sta a significare il cammino della vita rappresentato da una entità. Ogni tassello della pittura dell’artista appartiene alla tradizione artigianale dei Wayuu, viene meravigliosamente istoriato dando vita a figure eleganti dove armonia, forma e colore conquistano lo spazio circostante. È come se si volesse ripercorrere il proprio io, il proprio inconscio attraverso forme geometriche, gamme cromatiche creative e squillanti per mettere in risalto la coscienza dell’uomo. Posso con certezza affermare che l’arte della Morana altro non è che un arte colorata e gioiosa fatta di segni, modulazioni ed emozioni tradotte in un disegno dettagliato attento a rispecchiare la cultura della Colombia.

Carmen D’Antonino

LUCIA ITALIA MORANA, artista italo-colombiana, nata a Cali, in Colombia. Si diploma nel collegio Bolivar di Cali e si laurea nella università Externado di Colombia in Finanza e relazioni internazionali. Il suo amore per l’arte la porta a frequentare, dopo il suo lavoro in una multinazionale giapponese, il laboratorio privato del maestro Justiano Duran dove impara a catturare il movimento con dei modelli teatranti, e frequenta lezioni di storia dell’arte del maestro Augusto Ardila.

Decide di cambiare paese e lavoro nel 2002 e artisticamente completa la sua formazione a Roma presso l’Accademia di Belle arti e la Scuola libera del nudo, approfondendo lo studio del colore nell’atelier di Sandro Trotti. Vive da allora in Italia. Inizialmente, il filo conduttore della sua ricerca artistica si concentra nell’uso del colore, nella creazione di opere d’arte partendo da oggetti in disuso. Utilizza, per la loro realizzazione, supporti di materiali assai diversi tra loro quali legno, metallo, cartone, ecc. e li elabora attraverso l’impiego di tecniche innovative. Ha sempre amato e usato i colori. Dal 2007 lavora intensamente come madre e artista dando colore, forma e contenuto alle sue due opere più importanti. Negli ultimi anni perfeziona la tecnica del disegno, dapprima con il chiaroscuro e poi inserendovi anche il colore. Sceglie di disegnare oggetti quotidiani e la natura. Le sue ultime opere, ispirate all’artigianato Wayuu, sono un tramite per divulgare la cultura colombiana e far conoscere questo incredibile lavoro tessile.

TEJIENDO CAMINO LUCIA ITALIA MORANA

a cura di Gennaro Petrecca | Carmen D’Antonino

Inaugurazione 27 giugno 2019 ore 19.00

Spazio Arte Petrecca

Corso Marcelli 180 – Isernia

Dal 27 giugno al 14 luglio 2019

Orari: dal mercoledì al sabato 17:00-20:00 – domenica su prenotazione

Ingresso libero

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