Il termolese Alberto Baccari mantiene una posizione retro gruppo osservando una tattica molto familiare agli equipaggi francesi che riservano i massimi sforzi nella seconda metà del percorso.

Dopo la difficile costa orientale della Corsica i cui monti alti interrompono la regolarità dei venti mediterranei, anche i più impetuosi, creando turbolenze con zone di calma adiacenti a zone ventilate, di sempre difficile interpretazione. 

Solo il Naus Caretta Caretta naviga più defilato, quasi a cronometro, ma questa è una parte a cui gli armatori del simpatico categoria “serie” di produzione Italiana sono da sempre stati abituati. 

Ritiro per la bella francesina Veronique Poutier, (660 Mademoiselle Iodée) la cui prua è rivolta a nord. Registriamo anche l’abbandono di ITA521 Speedy G (Rossi/Lorenzi) che probabilmente farà rotta sulla costa Toscana. Smart Ocean Race, la barca di Federico Cuciuc e Alberto Baccari mantiene una posizione retro gruppo osservando una tattica molto familiare agli equipaggi francesi che riservano i massimi sforzi nella seconda metà del percorso.

In queste ore assistiamo a brusche accelerazioni di alcune barche, mentre altre, distanti solo poche miglia, si trascinano a velocità ridotta ma poi nelle medie di navigazione sono praticamente tutti lì, davanti alle Bocche di Bonifacio, appena dopo la seconda notte di navigazione.

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