Partenza Matrice, poi le altre fermate: Campobasso con tre fermate: via Montegrappa, stazione ferroviaria e via Duca d’Aosta, Vinchiaturo Guardiaregia, San Polo Matese e Bojano.

Il progetto viene avviato dal Patto territoriale del Matese nel 2003 e nasce dalla constatazione dell’esistenza, sia in entrata che in uscita dal capoluogo, di un flusso di traffico su gomma particolarmente sostenuto che crea disagi non solo alla viabilità in generale, ma anche al contesto ambientale di riferimento. Questo è quello che sostiene il governatore Frattura, grande sostenitore della metropolitana leggera.

La prima parte del collegamento, lungo 41 chilometri verrà a costare oltre 23 milioni di euro, oltre ai 500mila euro per la progettazione. In seguito, una volta ultimato il primo lotto, si partirà con il secondo che arriverà fino ad Isernia, collegando le due province in mezzora. Un tracciato che si snoderà sull’attuale percorso ferroviario Termoli-Campobasso-Roma.

Sono in tanti a pensare che, forse, i 23 milioni e mezzo previsti per il primo lotto della metropolitana leggera potevano essere utilizzati per intervenire sulle disastrate strade molisane ridotte a vere e proprie mulattiere. C’è chi pensa che si tratta di un’opera pubblica necessaria e utile e chi pensa che è solo l’ennesimo sperpero di soldi pubblici. Un progetto che ha suscitato tante polemiche, ma viene da chiedersi: il Molise ha realmente bisogno di una metropolitana leggera?

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