di Tonino Atella

E’ avvenuto in occasione dell’anniversario del 15 marzo ’44 per ricordare il tragico bombardamento del ”fuoco amico” che colpì la città facendo 140 morti civili e tantissima distruzione.

Venafro si schiera ufficialmente e senza mezze misure al fianco dell’Ucraina, implicitamente chiedendo la fine dell’assurda tragedia in atto a carico del popolo dell’est europeo. La città, le istituzioni pubbliche e gli studenti degli istituti scolastici superiori della città l’hanno fatto con pubblico corteo e quindi con cerimonia commemorativa del 15 marzo ’44 -anniversario del tragico bombardamento del “fuoco amico” che per sbaglio investì l’abitato procurando 140 morti tra i civili e tante distruzioni- prima con celebrazione religiosa e quindi con deposizione di corone di fiori e discorsi di circostanza dinanzi al Monumento ai Caduti di tutte le guerre in piazza Vittorio Veneto.

Lo stesso Monumento era stato imbandierato col tricolore italiano ed il vessillo giallo/azzurro ucraino a significare appunto la piena solidarietà di Venafro al popolo dell’est europeo che continua a conoscere le tragiche assurdità di un conflitto che la totalità del mondo civile rigetta in toto.

Massiccia, si diceva, la partecipazione studentesca alla manifestazione. I giovani hanno sfilato in assoluta compostezza innalzando i colori dell’Ucraina e manifestando pubblicamente contro la guerra nel martoriato Paese dell’est europeo, chiedendo a gran voce la fine di ogni ostilità ed il pieno ripristino della pace e della concordia, così da consentire agli ucraini di ritrovare la vita tragicamente interrotta.

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