La nota del Sindacato Operai autorganizzati (SOA)

“In Molise i casi positivi di Covid riferiti alla seconda ondata sono più di cinquecento, numeri addirittura maggiori alla precedente.

La gestione dell’emergenza da parte di Asrem e Regione conferma lo scatafascio della sanità pubblica in Molise, famiglie sequestrate a casa in isolamento domiciliare negative e in attesa di un secondo tampone per oltre 20 giorni, senza lavoro e scuola in attesa dell’Usca o di Asrem.

File interminabili di studenti e anziani per sottoporsi al tampone presso l’unico punto della provincia di Isernia che, ancora oggi, rimane il SS.Rosario di Venafro, una situazione a dir poco vergognosa. Oltretutto, in questi giorni, vengono fuori in vari territori della regione servizi privati mobili che svolgono a pagamento il tampone e test sierologici, quindi, il diritto e la tutela alla salute, passa direttamente al fai da te. Questo, mentre altre regioni nei mesi estivi si sono coordinate in vista della seconda ondata organizzando centri Covid ecc…

La politica molisana ha continuato a pensare incessantemente ad altro e in particolare a strizzare l’occhio alla sanità privata amica, le cose non avvengono a caso, solo la gente puo’ portare il conto dei danni subiti direttamente ai responsabili del disastro.

Intanto invitiamo la popolazione molisana a non abbassare la guardia ed opporsi fermamente a questo sbando totale, per questo il SOA Sindacato Operai autorganizzati aderisce e ritiene fondamentale partecipare numerosi alla manifestazione di protesta a difesa della sanità pubblica e degli ospedali che si terrà ad Isernia il 30 Ottobre 2020”.

Articolo precedenteCantalupo nel Sannio – Fa lavorare operaio sul tetto di casa senza alcun dispositivo di protezione, multa da 5mila euro
Articolo successivoSviluppo corridoio adriatico, intesa Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Toma: Il futuro è nell’integrazione fra territori