Negli ultimi mesi sono state diverse sul territorio provinciale le segnalazioni giunte alle amministrazioni comunali relative alla presenza ingente di ungulanti, in particolar modo cinghiali.

Per discutere di quali strategie adottare in modo programmatico e in maniera coordinata tra le varie istituzioni, il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha richiesto nei giorni scorsi al Prefetto, un tavolo di confronto il più ampio possibile, utile a definire la gestione di una problematica particolarmente sentita dai cittadini anche nei centri urbani.

Il Prefetto Cappetta, raccogliendo la proposta del sindaco Gravina, ha così convocato ieri, martedì 19 aprile, un incontro ufficiale in Prefettura al quale hanno preso parteoltre al Comune di Campobasso, con l’assessore all’Ambiente, Simone Cretella, e il comandante della Polizia Locale, Luigi Greco, anche l’assessore regionale Cavaliere, i rappresentanti dell’amministrazione Provinciale di Campobasso, dell’ASREM, della Società Autostrade, dell’ANAS e dei vertici locali Forze dell’Ordine.

“La problematica relativa alla presenza di cinghiali nel territorio di Campobasso e nella provincia tutta, sta creando numerosi disagi sia alla sicurezza stradale e sia ai cittadini che temono per la loro incolumità. – ha dichiarato il sindaco Gravina – Era quindi necessario un confronto diretto utile a porre attenzione su un’esigenza avvertita in modo crescente sin dall’inizio del lungo periodo di lockdown dello scorso anno.”

L’assessore regionale Cavaliere, nel corso dell’incontro, ha ricostruito le vicende degli ultimi anni relative al problema degli ungulati, evidenziando che le uniche soluzioni percorribili per contenerne la popolazione sono l’ordinario prelievo venatorio, limitato ai periodi autorizzati, e la caccia selettiva ed il selecontrollo.

Questi strumenti necessitano però dell’implemento del personale abilitato; le vicende legate all’emergenza Covidne hanno ostacolato, nell’ultimo anno, il completamento dei percorsi formativi e di abilitazione.

Su invito del Prefetto, lo stesso assessore Cavaliere ha preso l’impegno di promuovere, in collaborazione con i colleghi di altre regioni alle prese con analoghe problematiche, un’iniziativa legislativa nazionale mirata a modificare la legge 157/92 in materia di esercizio venatorio, per ampliare la possibilità di prelievo, soprattutto in relazione ai periodi di esercizio.

In collaborazione con le Forze dell’Ordine verrà effettuato un monitoraggio degli avvistamenti dei cinghiali e quindi degli insediamenti maggiormente invasivi, soprattutto infunzione dei sinistri stradali cagionati dagli stessi.

Il Comune di Campobasso – ha dichiarato l’assessore Cretella presente all’incontro – ha ribadito che la problematica investe spesso molte zone della città, in particolar modo quelle limitrofe a zone boschive o coltivate, ma allo stato attuale, come per tutte le amministrazioni comunali, non vi sono margini di intervento essendo la materia di esclusiva pertinenza regionale.

Allo stesso modo, durante l’incontro, è stata ribadita l’inopportunità, da parte del comune, di intervenire con lo strumento delle ordinanze sindacali che non avrebbero alcuna efficacia.

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