Le parole di Vittorio Sgarbi sul presunto “fidanzato” di Luigi Di Maio stanno suscitando polemiche che non si placano non solo e non tanto per la vicenda personale che chiamerebbe  in causa  il leader dei 5 Stelle, ma per una accusa più complessa che coinvolgerebbe l’intero Movimento, come ricostruito dal sito Affaritaliani.it. Una frecciatina era stata lanciata da Luigi Bisignani – lobbista della prima Repubblica – «quella secondo cui il Movimento sarebbe destinato a soccombere per via di una forte e litigiosa lobby gay al suo interno. Poi è arrivato il carico da 11 di Sgarbi che nel corso del programma Quelli dopo il Tg, condotto da Luca e Paolo e Mia Ceran, si è prodotto in una dissertazione scioccante su Di Maio: “In realtà mi dispiace aver aggredito questo giovane, che tra l’altro è anche tenero e ha dei sentimenti così nobili. Recentemente ho scoperto che ha un fidanzato, Vincenzo Spadafora. Sono felice finalmente di avere un premier gay, così sereno e affettuoso e sorridente”».

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