di Pietro Tonti

Da domani  23 gennaio 2017 L’ingegnere Olga Mogavero attuale dirigente della Protezione Civile lascia gli uffici Regionali che saranno coordinati e diretti dall’architetto Giuseppe Pitassi, già responsabile del Servizio rendicontazione, controllo e vigilanza delle Politiche di bilancio e delle risorse umane della Regione Molise. La nomina del 19 gennaio, all’architetto scapolese entrerà nel vivo domani.

La domanda che interessa l’opinione pubblica a prescindere dalle nomine al vertice è la seguente:

E’, o non è in grado la Protezione Civile del Molise di essere efficiente ed efficace nelle numerose emergenze a cui è chiamata ad intervenire?

Crediamo che un “si” possiamo scriverlo a caratteri cubitali, nonostante i cambiamenti che si sono avuti negli ultimi anni, ed  i mezzi della colonna necessaria agli interventi risultasse obsoleta e da rottamare; nonostante la trasformazione da Agenzia della protezione Civile, a Servizio della Protezione Civile Regionale attuale, poco è cambiato per il personale e i mezzi in dotazione.

Il personale è stato praticamente riconfermato per quello che era, con tutte le competetenze e le esperienze maturate nel tempo. La flotta dei mezzi è stata ripristinata, quelli malandati e obsoleti rottamati. le critiche per un sito internet in panne senza informazioni nel periodo del passaggio cruciale di competenze è stato ripristinato efficientemente e oggi possiamo affermare che tutto funziona con regolarità.

Si sono avuti interventi fondamantali e brillanti della nostra Protezione Civile ad Amatrice con la colonna mobile ad assistere la popolazione colpita dal sisma e interventi da encomio solenne in ogni occasione negli ultimi tempi.

Un plauso possiamo farlo senza tema di smentita per l’impegno profuso anche in questa emergenza neve ancora in atto, al personale della Protezione Civile molisana, impegnati dal 4 gennaio scorso h24 nel far fronte alle diverse esigenze di intervento, con professionalità ed abnegazione, come è normale che sia per uomini abituati a confrontarsi con le forze della natura.

E’ attivo un sito che informa in tempo reale sulle avversità, pianificando gli interventi e avvertendo delle probabili criticità a cui si andrà incontro. Tutto funziona nel migliore dei modi, almeno per la Protezione Civile regionale possiamo stare tranquilli che la sua azione la fa sentire in ogni occasione, ma quali invece le problematiche scaturite negli ultimi giorni a cui parrebbe – lasciando fuori la Protezione Civile – quasi tutti abbiano avuto un demerito, nell’affrontare un’emergenza prevista e prevedibile?

Bisogna comprendere che in Italia è stato volutamente creato in una trasformazione giusta, il sistema di Protezione Civile nazionale, il quale si sviluppa nei diversi livelli in salita per competenze.

Il primo livello è costituito dai comuni, a seguire, province, regioni e governo; tra questi si interpongono le associazioni dei volontari e delle forze dell’ordine (di fondamentale importanza).

La falla purtroppo registrata nel Molise in questi ultimi giorni è dovuta proprio dal primo livello: i comuni.

Con conti in rosso, sempre meno capacità di indebitamento e spesso incompetenze nella gestione delle emergenze: la vera criticità è qui.

I nostri comuni, che non hanno più modo di sopravvivere se non aggregati nei servizi essenziali a quelli vicinori; con frazioni distanti e sparse in territori vasti; con poche risorse disponibili, in casi come quello che ancora stanno vivendo i comuni in alto Molise, di nevicate eccezionali registrate nell’ultimo periodo, è ovvio che il sistema sia imploso.

Le due province molisane hanno fatto del loro meglio, garantendo con lo smantellamento governativo e sempre meno trasferimenti, piani neve con poche criticità.

All’inefficienza dei comuni si è sommata quella dell’A.N.A.S. che non è riuscita a liberare le principali arterie statali dal manto nevoso e dal ghiaccio, ponendo in difficoltà tutto l’apparato di intervento.

Certamente qualcosa dovrà cambiare nei prossimi tempi, altrimenti nonostante le buone intenzioni, anche la Protezione Civile sarà costretta ai miracoli che in tema di emergenza, rappresenta la negazione della normalità e del lavoro pianificato.

Bisogna quindi sconfessare chi fino ad oggi ha additato la Protezione Civile Regionale come inefficiente e sostanzialmente smantellata: niente di più falso.

Il Servizio è nelle condizioni di essere tempestivamente utilizzato in caso di emergenza;

Ripercorrendo brevemente:

Per volontà della giunta regionale, chiusa l’Agenzia di Protezione Civile, dal 5 agosto 2015, la Protezione civile è stata trasformata in Servizio dirigenziale con sede in Via Genova, 11 a Campobasso, e strutturato in quattro uffici:

Sala Operativa ed Emergenze; Pianificazione d’Emergenza e Interventi Post Sisma; Gestione Colonna Mobile e Magazzino; Volontariato e Formazione, affidati rispettivamente ad Antonio Cardillo, Mario Consiglio, Mario Spidalieri e Mirella Rotolo.

Da domani, una ulteriore pedina fondamentale per esperienza e capacità gestionali è attiva con l’architetto Giuseppe Pitassi alla guida della nostra Protezione Civile a cui vanno gli auguri di buon lavoro dalla nostra redazione.

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