Intervento del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Molise Anna Paola Sabatini durante la conferenza stampa di fine anno con la stampa locale.

“La nostra è una scuola che cresce, che si impegna ad essere sempre meno autoreferenziale e che nonostante tante criticità può dirsi in piena salute e ha l’obiettivo di volersi identificare come soggetto aggregante e allo stesso tempo propulsore per tutta la comunità.

Sopra ogni cosa il nostro impegno è di ESSERCI a tutto tondo per fare in modo da riportare i nostri ragazzi al centro a partire dalle nostre tante buone pratiche che siamo certi possano diventare paradigmi anche per regioni più grandi. Una inconfutabile certezza è che i nostri giovani hanno bisogno prima di tutto di essere baricentrici nell’interesse e nelle progettualità delle attività decisionali di noi adulti.

Nelle nostre scuole ci sono per quest’anno scolastico 39.070 alunni (913 in meno dell’anno scorso) di cui 1.070 diversamente abili e quello del decremento demografico è di sicuro un problema con cui fare i conti. Noi cerchiamo di dare delle risposte attraverso calcoli mirati degli organici che siano in grado di garantire il numero massimo di punti di erogazione – soprattutto per le fasce di età più basse – nei piccoli centri interni ma anche cercando di offrire un servizio che faccia sentire le famiglie il più possibile accompagnate.

Siamo concentrati nel dare sempre una maggiore attenzione – che di sicuro ancora non basta – agli alunni con necessità di supporto, ai bisogni educativi speciali, alle situazioni di difficoltà di socializzazione e ai casi di bullismo che fortunatamente non sono molti. I nostri bambini sono purtroppo tra quelli che leggono meno e che usufruiscono in percentuali molto basse delle mense scolastiche e di fronte a queste criticità ci stiamo interrogando; in particolare rispetto alla scarsa lettura stiamo potenziando le biblioteche scolastiche; ma allo stesso tempo i nostri studenti sono a livello nazionale tra coloro che rilevano tra i più bassi tassi di dispersione scolastica (nella sostanza dentro gli obiettivi europei) e tra quelli che conseguono i migliori risultati sia in matematica che in italiano nelle prove nazionali INVALSI e questo ci inorgoglisce.

Avremmo bisogno di edifici più adeguati, più innovativi e più connessi; di un moderno e più efficace piano di dimensionamento. Cerchiamo di compensare – in ogni modo e per gli aspetti possibili – con una buona iniezione di innovazione nella didattica e con molte attività nel digitale. Solo da ultimo abbiamo dato un contributo alle Linee guida nazionali del Cantiere digitale di ForumPA a cui siamo stati chiamati e proprio l’USR in quanto soggetto è capofila di due consorzi (13 scuole ognuno) per la formazione europea degli animatori digitali. Il progetto presentato quest’anno è tra i pochissimi a che è stato premiato dall’agenzia di valutazione INDIRE con il punteggio massimo.

L’USR è poi al centro di una significativa rete di relazioni esterne, accordi e protocolli di intesa con soggetti e istituzioni non solo del territorio ma anche fuori dai confini regionali. Direi proprio che possiamo definirci un bell’esempio di comunità cooperante. Proprio in questo momento abbiamo alla firma un Accordo molto interessante da sottoscrivere con le Forze Armate e dell’Ordine della regione per lo sviluppo della coscienza civile dei nostri ragazzi (e ce n’è davvero bisogno) attraverso la diffusione nelle scuole delle storie di personaggi molisani che con le loro azioni hanno conquistato la medaglia d’oro al valore. Siamo stati e saremo luogo di manifestazioni nazionali che sono motivo di grande visibilità e penso alle finali di Badminton, ai campionati di pasticceria e alle olimpiadi di informatica che arriveranno all’inizio del prossimo anno scolastico. Investiamo molto nello stimolare e sostenere le nostre scuole nella partecipazione e bandi nazionali che portino risorse sul territorio e i riscontri sono ottimi.

Una leva importantissima sono i nostri docenti che hanno bisogno di motivazione e formazione continua. La nostra vera risorsa sono quelli di loro (insieme a tanti dirigenti) che rappresentano un’eccellenza in impegno e costanza. Ritento sia importante rafforzare sempre più il sentimento di appartenenza e il valore del riconoscimento sociale per il proprio ruolo e su questo dobbiamo ancora lavorare. Di fronte ai “buchi neri” dell’edilizia scolastica, della crescente denatalità, della frammentazione delle famiglie l’unica via di uscita che abbiamo è rafforzare la collaborazione tra le scuole e le famiglie e soprattutto rendere gli studenti sempre più protagonisti proponendoci (ed essendo concretamente) quali punto privilegiato di lettura e ascolto del disagio di cui troppo spesso sono portatori. Per far reagire i nostri studenti dobbiamo investire di più sulla relazionalità. Una sfida “in-rinviabile” per la nostra scuola è quella di recuperare con forza la sua capacità educante.

Potremmo dirci realmente soddisfatti solo quando avremo la certezza di aver dato concretamente una opportunità, una prospettiva (colmando anche le disuguaglianze di partenza che purtroppo ci sono). Solo la scuola può riuscire in questo compito. I nostri interlocutori, il cuore di ogni nostro sforzo sono tutti i giovani che sono il presente della nostra comunità e il futuro del Paese. La strada è ancora bella impervia, ma continuiamo a lavorare con grande entusiasmo e soprattutto con uno straordinario sentimento di responsabilità”.

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