VASTO I tifosi:”La Vastese è della sua gente. Siamo pronti anche a rimanere senza calcio, ma non questa dirigenza”
VASTO. E’ un lavoro lungo e certosino quello che il Commissariato di Vasto sta portando avanti da domenica per identificare i responsabili degli scontri e dei lanci di oggetti in cui sono rimasti feriti una ragazza di 15 anni, il Commissario Fabio Capaldo e un altro agente.
Gli agenti stanno visionando tutte le immagini raccolte prima, durante e dopo la partita. Si tratta di ore di girato. Si partirà con l’identificazione dei tifosi a volto scoperto, poi di quelli travisati e infine dei termolesi.
Quello che è certo è che tra qualche settimana tutti i responsabili, un numero importante, saranno identificati e puniti. Sicuramente rischiano il Daspo, ma non è escluso pene più severe, soprattutto in caso di soggetti recidivi. Possibile anche una pesante squalifica dell’Aragona, che potrebbe essere chiuso nella prossima stagione.
Sul fronte sportivo registriamo invece la delusione dei tifosi della Curva d’Avalos che in un comunicato hanno esposto tutta la loro frustrazione per la retrocessione.
Ecco un piccolo estratto: “Eccoci qua ai titoli di coda. La Vastese è retrocessa, di nuovo nell’oblio dell’Eccellenza regionale. Un campionato che non ci appartiene e che non possiamo accettare. Tanti giocatori, allenatori e direttori sportivi sono passati per questa città senza lasciare alcun segno, tranne qualche rarissima eccezione. Uno stadio chiuso per due anni e che ci ha costretto a giocare sempre in trasferta. Ora basta. Questa città, questa curva, ha atteso con pazienza tempi migliori. Questa curva ha sempre sostenuto i colori che ama nei campi di tutta Italia, fiera ed orgogliosa. La curva e i suoi ragazzi sono gli uni campioni che ci sono e che ci saranno sempre, anche tra mille difficoltà, a prescindere dalla categoria. La Vastese è della sua gente. Siamo pronti anche a rimanere senza calcio, ma non questa dirigenza”.