Lo smart working, la crescita del numero di persone, spesso giovani, che tornano a intraprendere professioni abbandonate, la riscoperta del senso di comunità, l’attrattiva rappresentata dai piccoli borghi, la riscoperta delle botteghe come luogo di socializzazione.

Tutti questi elementi possono contribuire a ricostruire un tessuto sociale in aree che per anni sono state abbandonate e dimenticate. Da soli, però, non sono sufficienti. Chi decide di restare o tornare a popolare e ricostruire i borghi montani ha bisogno di essere sostenuto da una rivoluzione digitale in grado di coinvolgere tutti i soggetti erogatori di servizi, dalla pubblica amministrazione all’imprenditoria privata, da una tecnologia buona e virtuosa e da servizi che possano essere il filo di connessione tra aspetti sociologici, economici, etici e anche estetici.

Ed è per questo che Sciulli, Presidente ANCI MOLISE, sollecita insistentemente il Governo a porre ulteriori fondi sulla legge158/2017 che istituisce un fondo di 100 milioni di euro –15 milioni per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023 – per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, con popolazione fino a 5mila abitanti.

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