Al Parlamento e a tutte le forze politiche del Paese i Presidenti Anci Di Regione di ogni schieramento politico chiedono:

1. Un’accelerazione della revisione del Testo Unico dell’Ordinamento degli Enti Locali anche al fine di: una più chiara e netta separazione delle responsabilità penali, amministrative e contabili che attengono in via esclusiva alla gestione e quelle che invece devono far capo agli organi politici; una ridefinizione delle competenze e del ruolo del Sindaco sostanziando e circoscrivendo i comportamenti che integrano l’omessa vigilanza sull’operato gestionale;

2. Un riordino e un coordinamento della disciplina in materia di inconferibilità, incompatibilità e ineleggibilità;

3. Una riscrittura dell’abuso d’ufficio (già delimitata come fattispecie con il decreto semplificazioni) con una specificazione dei contenuti delle specifiche regole di condotta che possono dar luogo all’incriminazione, altrimenti ancora troppo generiche. A tal fine si rileva che dati statistici mostrano l’enorme divario tra l’elevato numero di contestazioni dell’abuso d’ufficio (circa 7.000 negli ultimi anni per i quali si dispone di dati: il 2016 e il 2017) e i provvedimenti definitivi di condanna che non arrivano a 100, negli anni considerati;

4. Una migliore disciplina dell’avvio dell’azione penale e della qualificazione della notizia di reato, distinguendo nettamente l’ipotesi della semplice irregolarità amministrativa da quella di reato.

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