Nella Romani Piña- Sorelle Rom  le donne Rom  sono Protagoniste raccontandosi in prima persona e non oggetti di ricerca !!!!! Il libro è il primo che parla di donne italiane rom lacuna questa ora colmata sia a livello nazionale che internazionale da questo volume.
Il testo infatti  è parte dal racconto di vita di tre donne, italiane e rom: Giulia Di Rocco romnì italiana abruzzese attivista, mediatrice e consulente legale, Virginia Morello (sindacalista) e Concetta Sarachella (in arte “Saracetty”, stilista) fondatrici di Mistipè, il primo partito politico italiano che vede i Rom come principali rappresentanti.
Non si tratta, però, di un lavoro politico, ma di un lavoro in cui si vuole far conoscere le informazioni di base sull’etnia rom, dal punto di vista femminile.
Tre donne, quindi, che hanno incontrato, durante la loro esistenza, molte difficoltà, ma che hanno ottenuto un riscatto sia nel pubblico sia nel privato; sono tre esempi di donne, italiane e appartenenti ad una minoranza da sempre discriminata che intendono fornire il proprio esempio per motivare altre ragazze o coetanee a continuare a lottare per i propri diritti.
“Romani piña – Sorelle rom” è, quindi, un libro agile – corredato di immagini a colori – che parla direttamente al cuore delle persone che lo leggeranno: cultura italiana rom (usi, costumi, religione, giustizia), accenni al ruolo della donna nel Passato e nel Presente (ricordiamo il Samudaripen, il genocidio dei Rom e Sinti)  le donne che sono state anche partigiane), un curioso riferimento al cambiamento del costume, in particolare della gonna come indumento e status symbol, analisi di fenomeni di antiziganismo al femminile che si protraggono anche nella nostra attualità: questi sono alcuni argomenti presi in considerazione.
Le autrici sono fermamente convinte che sia necessario iniziare a far conoscere la comunità rom anche dal punto di vista femminile per avviare un dialogo nuovo e completo tra la stessa e la società maggioritaria.
Il libro è importante per TUTTE le donne, per la propria autodeterminazione nell’ottica di una autentica parità di genere.
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