Il dottor Lucio Pastore, dirigente medico in forze al Pronto Soccorso dell’ospedale di Isernia, commenta su Facebook le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dai 5 Stelle sul riordino della sanità molisana.

“Leggo che il M5S ha celebrato la GIORNATA MONDIALE della salute, affermando che si batterà per una deroga al decreto Balduzzi per far ripristinare un DEA di secondo livello a Campobasso che dovrà avere la complementarità di Cardarelli e Cattolica. Hanno affermato che non modificheranno la distribuzione dei posti letto tra pubblico e privato come li ha concepiti Frattura ma modificheranno la distribuzione del budget del fondo sanitario regionale. Su queste affermazioni vorrei fare alcune osservazioni.

La commistione funzionale tra una struttura privata ed una pubblica creerà, come già sta avvenendo, delle grosse disfunzioni. Poiché entrambe dette strutture attingono dal fondo regionale e poiché il fine di una struttura privata è sempre il profitto, ci sarà una costante lotta interna per depotenziare sempre più il pubblico e favorire il privato per permettere a questo di guadagnare di più.

Per quanto riguarda i posti letto non modificarne la distribuzione voluta da Frattura implicherà che gran parte degli stessi saranno destinati , come avviene ora, per utenze extraregionali. Questo procurerà una mobilità attiva con ingresso di denaro che andrà alle strutture private che gestiscono posti letto pubblici. I nostri pazienti continueranno ad essere buttati su barella nei pronto soccorsi , avranno tempi di attesa biblici per prestazioni e ricoveri , dovranno spendere di più per curarsi o rinunciare alle cure.

Per quanto attiene al budget, questo viene in gran parte determinato dai DRG. I DRG a loro volta sono molto legati ai posti letto. La parte di budget modificabile a prescindere dai DRG è del tutto marginale. Quindi i mezzi di produzione per la distribuzione della ricchezza, i posti letto, non verranno modificati e sarà difficile non pagare le prestazioni erogare con i DRG.

Per quanto riguarda il Decreto Balduzzi vorrei far notare che noi in Molise siamo già pieni di modifiche. È stata tolta la neurochirurgia a Campobasso perché non abbiamo 600.000 abitanti ma permane con più di 40 posti letto pubblici, utilizzati in gran parte da utenze extraregionali, presso la Neuromed di Venafro. Non potremmo avere , sempre per l’indice di abitanti, una chirurgia vascolare ed invece ne abbiamo tre, una al Cardarelli, un’altra alla Cattolica ed un’altra ancora alla Neuromed. Non potremmo avere la geratria ed invece è stata ubicata presso Villa Maria di Campobasso.

Da tutto questo si deduce che i soliti poteri forti hanno referenti in tutte le formazioni politiche che si presentano in queste elezioni, che le scelte fatte da Frattura non verranno modificate e che i molisani perderanno sicuramente il diritto alla salute come bene comune.
Lo scenario, dopo questa conferenza mi sembra inquietante nella sostanza e non nella forma del desiderio di cambiamento”.

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