di Giovanni Minicozzi

Lo scorso 12 maggio la commissaria Flori Degrassi ha pubblicato sul Burm il decreto n. 50, (DCA che allego),  con il quale ha assegnato per l’anno in corso precisi obiettivi al direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano. In sostanza la commissaria ha messo in pratica i poteri a lei conferiti dal consiglio dei ministri al fine di affrontare con incisività, a differenza del recente passato, la pandemia Covid. Il dg Florenzano è obblogato a raggiungere almeno il 60% degli obiettivi pena conseguenze negative per la sua permanenza al vertice dell’azienda sanitaria regionale.

Di fatto il decreto della commissaria supera gli obiettivi assegnati dal presidente della Regione Donato Toma, che ha scelto il dg,  e codificati nel contratto  stipulato. La stessa Degrassi ha anche impostato un piano di emergenza e di riorganizzazione della rete ospedaliera per poter garantire le cure necessarie sia per i pazienti Covid sia per le patologie oncologiche e tempo -dipendenti. Segnalo che ad oggi, nonostante la presenza di soli quattro ricoverati Covid in rianimazione al Cardardlli,  il reparto di terapie intensive resta inibito ai pazienti cronici intubati e costretti a subire pericolosi trasferimenti in altri ospedali.

Dunque non sono vere le reiterate  dichiarazioni di Florenzano il quale addirittura nega la circostanza che, invece, si verifica dal mese di ottobre dello scorso anno. Il nuovo piano per l’emergenze dovrebbe fare chiarezza anche sul numero “farlocco”  dei posti complessivi di terapia intensiva comunicati al ministero dai vertici dell’Asrem dall’inizio della pandemia. Secondo molti osservatori, infatti,  il numero di 39 posti per rianimazione non sarebbe veritiero almeno fino a quando non è stata firmata la convezione con i privati accreditati Neuromed e Gemelli Molise.

Il caso è finito più volte  sotto i riflettori della stampa nazionale ed è oggetto di esposti presentati alla Procura dai familiari del comitato vittime Covid e dalla cittadina Camilla Caterina già ascoltata del Procuratore capo di Campobasso Nicola D’Angelo. La signora Camilla Caterina ha più volte sollecitato il ministero della salute e il dottor Urbani a chiarire la situazione ma non ha mai ricevuto risposte precise ai suoi dubbi nonostante il corposo scambio di corrispondenza.

Intanto si è appreso che lo stesso D’Angelo ha nominato quattro consulenti per fare luce su tutti i lati oscuri della vicenda compreso la veridicità dei dati comunicati a Roma dall’azienda sanitaria e la grave  questione relativa alla nota e presunta  carenza di ossigeno al Cardarelli, carenza  risolta in parte a distanza di 14 mesi dall’inizio della pandemia.

Conoscendo la professionalità e l’onestà intellettuale del dottor Nicola D’Angelo sono certo che presto conosceremo la verità sui tanti misteri che fin qui  hanno caratterizzato la fallimentare gestione del servizio sanitario regionale.

 

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