E’ il sub commissario Bonamico. Ha i super poteri, ma non si può dire. E’ lui che decide, comanda e guida la sanità molisana. L’uscente commissario ad acta: Toma, dopo l’ultima performance con la radioterapia del Gemelli è stato praticamente neutralizzato, messo nelle condizioni di non fare altri danni.
Al ministero conservano la forma istituzionale, salvano le apparenze, ma la sostanza è affidata al sub Bonamico.
A dirlo non i soliti detrattori ma i fatti.
Ieri è stato raggiunto l’accordo tra il Gemelli Molise e la Struttura Commissariale per il servizio di Radioterapia. Erano presenti il direttore generale dalla regione Molise Gallo, i vertici del Gemelli, il sub commissario Bonamico per la struttura commissariale.
L’unico assente: il commissario ad acta Toma.
Si dà un tono, appare in tv e rilascia pure interviste su accordi presi sopra la sua testa. Da quando è arrivato il sub Bonamico, quello che non appare mai, ma è più operativo che mai, i molisani hanno assistito ad una repentina quanto incredibile metamorfosi del camaleontico commissario ad acta Toma. Ha cambiato approccio, ha cambiato linguaggio, ha cambiato idea, è scomparsa la spavalderia. Toma ha intrapreso la direzione opposta da quella annunciata e percorsa insieme al suo sub Papa a dicembre.
La domanda sorge spontanea, visto l’evidente quanto concreto depotenziamento del suo ruolo e della sua azione, perchè non rassegna come il suo sub Papa le dimissioni, si fa da parte?
Non è un bel vedere. A cosa gli serve ricoprire il ruolo se poi a decidere e comandare è il sub scelto dal governo: Buonamico?