San Nicandro riprodotto tra le luminarie sulla facciata della Basilica del Santo Patrono
Intanto i venafrani chiedono che torni ad essere diffuso dalla Basilica al mattino presto, come avveniva prima, il bellissimo e suggestivo Inno ai Santi Martiri
Innovazione quest’anno per le artistiche luminarie delle feste patronali venafrane in onore dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria. Sulla facciata principale della Basilica del Santo Patrono è stata infatti allestita una enorme luminaria, cosa del resto solitamente avvenuta, che riproduce al centro il volto di San Nicandro, l’aureola, la reliquia, la corazza ed altro ancora dei fregi del busto del giovane ufficiale dell’esercito dell’antica Roma. Una novità voluta quest’anno dal comitato festa dopo l’artistica galleria di luminarie del 2022 sempre dinanzi alla Basilica e che è stata accolta con favore sia dai frati dell’attiguo convento francescano che dai fedeli venafrani. Tante iniziative civili quindi per le imminenti ricorrenze patronali di metà ed intanto i venafrani chiedono che al mattino, dopo la Santa Messa all’alba per il Mese di San Nicandro, storico appuntamento religioso cui partecipano quotidianamente centinaia di fedeli ambosessi, venga di nuovo diffuso tramite il sistema audio della Basilica l’Inno di San Nicandro, ricordiamo scritto a fine ‘800 dal poeta venafrano Raffaele Atella e musicato dal canonico Domenico Criscuolo, anch’egli di Venafro. Su iniziativa di precedenti frati questo avveniva regolarmente negli anni addietro e la cosa era assai gradita ai venafrani, arrivando suono e canto del bellissimo Inno popolare sin nelle case private e nell’intero abitato cittadino. “Si torni ad irradiare l’Inno ai Santi Martiri -chiedono i venafrani- perché è bello ascoltarlo e riempie i cuori. Chiediamo di poterlo ascoltare al mattino presto per la novena conclusiva del Mese di San Nicandro che è in corso. Sarà bellissimo ed assai suggestivo, quale modo migliore per avvicinarsi al trittico festivo di metà mese”.
