In vendita infatti i tagliandi della lotteria dei festeggiamenti con in palio una fiammante nuova vettura 1,5 benzina/gpl – 113 cv. Intanto il Comitato Festa “si guarda intorno” per cantanti, concerti bandistici, luminarie, fuochi pirotecnici ed altre attrazioni civili

 

“Chi ha tempo, non aspetti tempo!”, cita un vecchio adagio e il neo comitato organizzativo dei prossimi festeggiamenti patronali del 16, 17 e 18 giugno a Venafro l’ha fatto proprio, prendendo ad attivarsi per allestire festeggiamenti all’altezza delle attese popolari. In effetti la città celebra ogni anno al meglio i propri Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria (trucidati dal boia pagano nel 303 d.C.) ed anche per l’imminente edizione del 2023 s’intende fare il massimo perché la collettività locale resti soddisfatta. Al riguardo, e mentre “i mast’ r’ festa” -alias il comitato festa- si stanno guardando attorno per cantanti, concerti bandistici, luminarie, fuochi pirotecnici ed altre attrazioni civili di rilievo, ecco una prima novità già in atto. Sono stati posti in vendita infatti i tagliandi per l’attesissima lotteria dei Festeggiamenti di metà giugno, con in palio un premio di assoluta eccezione : al fortunato possessore del tagliando primo estratto il 16 giugno 2023 (h 22.00), in via Duomo sul piazzale antistante la Cattedrale di Venafro, andrà infatti in premio una fiammante auto nuova, esattamente una EVO 3, 1.5 benzina/gpl – 113 cv. E’ quanto prevede tale lotteria e i tagliandi -costo euro 5 ciascuno- stanno letteralmente andando a ruba. Intanto, si diceva, il comitato festa si sta guardando intorno per ingaggiare cantanti di musica leggera, concerti bandistici e scegliere il meglio tra fuochi pirotecnici, luminarie ed altro quali attrazioni civili nei tre giorni di festa di fine primavera. Un evento, il prossimo trittico festivo del 16, 17 e 18 giugno, che i venafrani si apprestano a celebrare ancora una volta al meglio quale segno di fede plurisecolare della città verso coloro –i Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria- che diedero la vita per l’affermazione del Cristianesimo nell’allora importante provincia romana di Venafro, mentre a Roma regnava l’Imperatore Diocleziano, il grande persecutore dei Cristiani.

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