One man show, al secolo Donato Toma, presidente della regione Molise, prestato incautamente alla politica, è a Roma per eleggere il capo dello stato, ormai da lunedì. La sua attività principale pare sia quella di collezionare figurelle, una dopo l’altra. Gira un video in chat e sui social, ormai diventato virale, di Mai Dire Story, in cui si vede Toma che si infila in una intervista nel piazzale antistante il Parlamento. Chissà se in questi giorni si è visto con il suo sponsor: il venafrano. Spifferi di palazzi romani, quindi tutti da confermare, raccontano che anche l’europarlamentare in questi giorni sia a Roma. Pare per fiutare gli umori, verificare i possibili assetti e le nuove tendenze politiche, in vista dell’appuntamento elettorale del 2023: l’elezione del presidente della regione. E’ partito in anticipo questa volta rispetto al 2018. Qualche settimana fa, ha fatto sapere che alle prossime regionali, non saranno candidati alla regione: né familiari, né parenti e ha aggiunto, che si farà promotore di una coalizione politica di stampo civico. Pare che l’eurodeputato abbia già il nome del prossimo candidato alla regione Molise. Potremmo dire che non è un nome nuovo ai molisani, ma spendibile, nel senso che non si è mai candidato anche se, l’altra volta, ci è andato molto vicino. Senza dilungarci troppo, il venafrano sta di nuovo pensando e costruendo tutto intorno al giudice di Isernia: DI Giacomo. Non sappiamo quanto e se questo progetto sia realmente partito e vada in porto fino alla fine. Una cosa è certa, le condizioni del possibile candidato alla carica di presidente della regione per il 2023, pare siano rimaste le stesse: Di Giacomo accetterebbe solo se ci fosse una larga e condivisa volontà da parte dei partiti o dei movimenti civici regionali a sostenerlo. Quanto c’è di vero in tutto questo?
Nelle prossime settimane avremo modo di approfondire. Una cosa è certa, l’occasione dell’elezione del presidente della Repubblica è troppo ghiotta per l’europarlamentare per non tessere rapporti, gettare ponti e per illustrare ai possibili alleati, big di partito il percorso politico che condurrà da qui alle prossime elezioni del 2023.
To be continued.
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