È gestita in maniera più che discutibile dal dg Florenzano, che tutto potrebbe fare, visti i magri risultati, tranne gestire una azienda sanitaria locale. Lo vedremmo bene nel campo dell’ippica più che come manager. Da quando c’è lui, nella Asrem si respira sempre più aria Campana. E’ riuscito a fare anche peggio della collega che lo ha preceduto: Scafarto. E’ il Cimabue della sanità molisana, fa una cosa e ne sbaglia due. Le ricadute dei suoi errori sono pesanti come macigni e gravano con conseguenze disastrose sulle spalle dei poveri molisani. Grazie ai suoi modi di fare, ha fatto perdere alla Asrem occasioni e opportunità preziose, non avendo idea di cosa significhi programmare.

Dà importanza alle cose inutili, tralasciando le cose basilari, quelle prioritarie, necessarie per cercare di garantire servizi sanitari essenziali e rimettere in piedi il settore ormai distrutto. Perché non ha indetto come prima cosa i concorsi per i primari dei reparti? Perché si è ostinato a fare concorsi a tempo determinato che puntualmente sono andati deserti? Perchè ci ha impiegato mesi per fare quelli a tempo indeterminato?. E’ il campione delle disposizioni verbali. Ha sempre una scusa pronta per tutte le inadempienze che gli attribuiscono. Anche di fronte all’evidenza, non ammette mai i propri errori e le proprie responsabilità. Un esempio su tutti? La gestione del personale covid che lui e il suo sponsor: Toma, hanno inteso assumere a partita iva, anziché a tempo determinato, come è avvenuto i tutta Italia. Conclusione, il Molise, è già maglia nera su tutto in sanità, con una mancanza cronica di personale sanitario e con un disavanzo galoppante nonostante i tagli al personale, ai servizi e ai reparti.

E’ l’unica regione d’Italia a non poter usufruire delle 33 mila stabilizzazioni del personale sanitario assunto a tempo determinato per l’emergenza covid. Dopo il danno perpetrato da Florenzano e Toma anche la beffa, ad opera dei 6 parlamentari molisani che, invece di riunirsi e fare squadra per trovare soluzioni comuni, pensano a farsi selfie e foto opportunity (famosa quella della Tartaglione di qualche giorno fa con il boss Berlusconi come lo chiama lei). Ma nessuno di questi parlamentari da migliaia di euro al mese a testa, ha pensato di chiedere una DEROGA al provvedimento del governo per la stabilizzazione dei 33mila sanitari, vista l’eccezionalità e soprattutto la condizione in cui versa la regione Molise? Svegliaaaa (la deroga o qualche altro provvedimento che dia una mano ai poveri sanitari molisani, la possono chiedere solo i parlamentari e se si mettono tutti e sei insieme è meglio, dà più forza alla richiesta). Giammai, da Florenzano ai parlamentari, passando per Toma per la sub commissaria, senza escludere la super dirigente alla sanità e non ultimi i politici regionali, dormono tutti, ma proprio tutti, sonni tranquilli. Hanno un solo unico punto in comune: guadagnano tutti compensi a due cifre, cioè da dieci mila euro al mense in su, motivo che li rende completamente avulsi a qualsiasi iniziativa pro molisani. Hanno la pancia piena loro, non hanno alcun motivo di fare qualcosa di utile per i molisani. Alé.

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