Sarà lanciato a settembre il concorso di progetti per la riconversione della ex centrale Enel di Campomarino. Lo hanno confermato a Roma gli stessi responsabili del progetto “Futur-e” di Enel nel corso dell’incontro con l’associazione Forche Caudine. L’iniziativa è servita principalmente per illustrare le caratteristiche del progetto “Futur-e” per la riqualificazione dei siti delle centrali ormai non più produttive e per far conoscere l’iniziativa anche ai numerosi imprenditori iscritti alla storica associazione dei molisani a Roma.

L’ex centrale turbogas di Campomarino, entrata in esercizio nel 1984 e dismessa nel 2013, si estende su una superficie di circa 6,5 ettari. Comprende quattro serbatoi e diversi locali che erano adibiti ad uffici, magazzini, depositi, cabine ed un’officina. Oltre alla zona dei parcheggi, circa due ettari sono occupati da spazi verdi.

Dopo il lancio del concorso, gli investitori potranno presentare i propri progetti e le proposte per l’acquisizione e la riqualificazione del sito. Le proposte saranno valutate da un’apposita commissione, che includerà rappresentanti istituzionali ed esperti del Politecnico di Milano, e solo quelle ritenute idonee per il territorio saranno ammesse alla fase finale di negoziazione con Enel per la cessione del sito.

Nel corso dell’incontro i responsabili Futur-e hanno illustrato i vantaggi offerti da un sito che già dispone di infrastrutture e asset da poter valorizzare nuovamente, in ottica di economia circolare, immerso in una vasta area agricola e ben collegato grazie principalmente allo svincolo autostradale a dieci chilometri.

Inoltre hanno reso noti i risultati delle numerose interviste, concluse nei giorni scorsi, agli stakeholder molisani per raccogliere idee e suggerimenti relativi alla destinazione finale: è emersa una prevalenza di indicazioni riguardanti il settore agroalimentare e zootecnico, con potenziali attività che vanno da stoccaggio e commercializzazione alimentare alla realizzazione di impianti produttivi innovativi e sostenibili, e a seguire il turismo, con opportunità legate a enogastronomia, benessere e anziani, oltre alla proposta di un parco tematico.

Quanto emerso dalle interviste sarà parte integrante del dossier che accompagnerà il bando, per fornire ai potenziali investitori tutte le informazioni di contesto. Gli scenari non sono vincolanti: Enel lascerà le porte aperte anche a proposte diverse purché rientrino nei parametri di sostenibilità e siano accettati dal territorio.

Non sono mancate anche indicazioni sulle possibili difficoltà del contesto, con l’indicazione di ampliare al massimo il perimetro della ricerca dei potenziali investitori. Al riguardo Enel ha evidenziato l’esperienza positiva dei concorsi già attivati, che hanno ricevuto proposte provenienti dai territori di riferimento delle centrali ma anche da altre regioni e dall’estero, come nel caso di Rossano, in Calabria, dove tra i progetti di riqualificazione ce n’è uno presentato da una società spagnola che propone un innovativo business basato sulla coltivazione e la lavorazione di microalghe per uso alimentare, cosmetico e nutraceutico.

Nel corso dell’appuntamento è stata condivisa l’opportunità di organizzare un incontro anche con il Comitato Imprese dell’associazione Forche Caudine, che coinvolge anche realtà che operano al di fuori del territorio regionale. Il concorso sarà infatti aperto alla partecipazione a livello nazionale e internazionale e l’obiettivo è garantire la massima partecipazione di tutti i soggetti potenzialmente interessati a dare nuovo impulso al sito dell’ex centrale con progetti di riqualificazione.

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