Venafro ha sin qui menato vanto per determinate realtà e ricchezze naturali del proprio territorio, attraendo ed interessando un sacco di visitatori ed ambientalisti che ben volentieri arrivavano per ammirare e sottolineare siffatte bellezze. Venivano apprezzate soprattutto le risorse idriche del sottosuolo e tutto quanto tali preziose preziosità naturali abbellivano ed alimentavano.

In particolare il tipico laghetto di Corso Lucenteforte, le storiche Quattro Cannelle e le suggestive Fontana della Regina e Fontana della Grotta, ricchezze uniche ed impareggiabili del rione Ciaraffella, ad ovest dell’abitato cittadino. E puntualmente a Ciaraffella c’era gente in giro a guardare, ammirare, osservare, fotografare, riprendere con telecamere ed apprezzare, con ovvii ritorni d’immagine ed economici per l’intera collettività venafrana. Oggi tutto ciò è letteralmente sparito !

Non c’è anima viva di ambientalista, visitatore, turista e forestiero che si aggiri per Ciaraffella e il motivo, purtroppo per Venafro, è ben valido. In effetti chi volete che raggiunga Venafro e Ciaraffella per ammirare quanto le risorse idriche sin qui abbellivano, visto che siffatte risorse sono letteralmente sparite o versano in pessimo stato ?

Vediamo da vicino la realtà delle cose: il Laghetto continua ad essere ricoperto da bruttissimo ed impossibile strato di alghe oltre che da rifiuti di vario tipo, le Quattro Cannelle hanno smesso di emettere acqua mentre la sporcizia tutt’intorno ha preso decisamente il sopravvento, la Fontana della Regina è del tutto prosciugata e la Fontana della Grotta è praticamente scomparsa a sua volta sotto tantissime alghe che le hanno tolto la bellezza di un tempo.

In pratica a Ciaraffella è tutto un abbandono, tutta una desolante bruttura, tutta una immane sporcizia ed il dato preoccupante è che nessuno si attiva per rimediare e rimettere in sesto, restituendo decenza, pulizia ed attrattiva ai luoghi. Si pensi, giusto per confrontare quanto avveniva sino a pochi anni orsono e quanto invece accade oggi, che nel 2003 -primo centenario della realizzazione delle “Quattro Cannelle”, risalente al 1903 come da lapide affissa a lato- l’allora amministrazione comunale di Venafro promosse due giorni di festa popolare con convegno, canti e recitazioni di fanciulli, esibizioni in costumi tradizionali venafrani, santa messa, degustazioni tipiche e spettacolo musicale giusto dinanzi alla storica fonte per sottolinearne storia, ricchezza idrica ed importanza sociale e civile nel corso dell’intero secolo.

Fu quello il segno preciso ed inequivocabile, ricordando la massiccia partecipazione popolare agli eventi di allora, dell’attaccamento e dell’amore dell’intera città alla propria storia, alle risorse naturali ed appunto alle “Quattro Cannelle”. Ebbene oggi sembrano trascorsi millenni da allora ! “Quattro Cannelle” prosciugate, sporcizia e rifiuti tutt’intorno, fonte pubblica desolatamente abbandonata e non pulita, e nessuno che si degni di rimboccarsi le maniche per eliminare siffatte sconcezze, che rappresentano un’autentica offesa a Venafro e ad ogni singolo venafrano ! Riscontri, si creda, che fanno decisamente male ! Così come fa male passare per Ciaraffella e notare l’abbandono in atto. E le bellezze naturali pregresse ? Purtroppo cancellate e sparite!

Tonino Atella

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