Dal Ministero ai Beni Culturali perviene il comunicato che di seguito si pubblica : “A partire dall’11 luglio riprende lo scavo nell’insediamento preistorico di la Pineta di Isernia. Dopo la pandemia che ha creato non pochi problemi, si riavviano i lavori di esplorazione a cura dell’Università di Ferrara su concessione ministeriale, in strettissima collaborazione con la Direzione Regionale Musei del Molise ed il Museo nazionale del Paleolitico di Isernia. Particolare attenzione sarà posta nell’esplorazione di una porzione della più antica paleosuperficie conosciuta con la sigla 3c.

Si avvia così la ricerca di ulteriori indicazioni sulle modalità deposizionali dell’intera serie stratigrafica caratterizzata alla base da depositi riconducibili ad un ambiente lacustre. L’intervento consentirà anche di approfondire ulteriormente l’organizzazione degli spazi abitativi, in particolare l’area nella quale l’uomo lavorava la selce per la produzione di strumenti. Nei giorni di mercoledì e venerdì delle due settimane che vanno dall’11 al 23 luglio gli operatori dello scavo, dalle 16,30 alle 17,30, sono a disposizione del pubblico per illustrare le attività in corso di svolgimento e i risultati delle ricerche. Per informazioni me4@unife.it”.

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