Con la campagna elettorale in corso, continua  la serie di interviste dell’avv. Emanuela Fancelli ai candidati alle politiche 2022, per offrire ai nostri lettori uno spunto di riflessione in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre 2022.

Uno dei protagonisti di questa campagna elettorale è il Sen. Dario Damiani che, gentilmente, ha risposto ad alcune nostre domande.

Senatore, dove è candidato esattamente e con quale formazione politica? 

Sono candidato nel collegio plurinominale Puglia per il Senato, unico per tutta la nostra regione, nella lista di Forza Italia.

Qual è l’obiettivo che ha ispirato il programma elettorale ?

Il programma elettorale di Forza Italia ha alcuni punti fermi che ci caratterizzano da sempre: le riforme, da quella fiscale alla sburocratizzazione, la contrarietà a nuove tasse, soprattutto sugli immobili, il sostegno alle imprese per rilanciare investimenti e lavoro. Credo che oggi più che mai, considerata la grave crisi economica che attraversiamo da tre anni, siano temi di stringente attualità.

Lei ha sempre mantenuto un contatto diretto con la Puglia. Quali sono gli investimenti e i provvedimenti che assicurerebbero una florida  economia del territorio?

La Puglia è una regione con enormi potenzialità economiche, grazie alle sue straordinarie risorse naturali, che non a caso ormai da qualche anno ne fanno la regione “più bella del mondo” per gli osservatori internazionali, e alle sue energie imprenditoriali, purtroppo inespresse per carenza di infrastrutture, eccesso di burocrazia e mancato sostegno. Necessari dunque investimenti  in infrastrutture e reale supporto alle imprese, motore della creazione di lavoro e quindi benessere collettivo. Inoltre, sui tavoli nazionali va subito affrontata la questione Xylella, dramma che da anni affligge la nostra regione ma colpevolmente trascurato dal governo pugliese e che rischia di far saltare tutta una filiera di eccellenza locale.

Qual è la riforma che ritiene più urgente nel nostro Paese per far fronte alla crisi in atto?

Snellire il più possibile la burocrazia, digitalizzare la pubblica amministrazione, per risparmiare tempo, soldi e modernizzare il Paese. Una riforma che darebbe nuovo slancio alle attività economiche e un ottimo segnale per attrarre investimenti.

Senatore, le famiglie e le imprese hanno bisogno di liquidità e, evidentemente, una riduzione della pressione fiscale, potrebbe essere una soluzione. La strada della flat tax é economicamente  sostenibile per lo Stato e quindi realmente praticabile?

Sul bisogno di liquidità e di abbattere la pressione fiscale Forza Italia è da sempre schierata a favore, più che mai in questi ultimi anni di grave crisi, in cui abbiamo fatto pressione sul governo con le nostre costanti proposte di sostegni e aiuti concreti a famiglie e imprese. La flat tax esiste già nel nostro Paese con il regime forfettario per redditi fino a 65 mila euro, che noi vogliamo portare a 100 mila. È sicuramente un regime praticabile.

L’esperienza del Governo Draghi, le elezioni anticipate ed il Mattarella bis hanno confermato la necessità di una  profonda riforma. Ritiene sufficiente la sola modifica della legge elettorale ovvero sarebbe preferibile   rivedere l’intero assetto costituzionale? 

Siamo favorevoli a una revisione più generale dell’assetto costituzionale, che vada oltre la singola riforma della legge elettorale, purché nel rispetto di alcuni principi cardine non negoziabili, fra cui l’unità dello Stato italiano.

A cura dell’avv. Emanuela Fancelli

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