di Tonino Atella

Il passato che ritorna e che interessa le nuove generazioni. E’ accaduto alla Media Statale “Pilla” di Venafro dove si é parlato dei giochi di strada di una volta, perché gli studenti ambosessi dei nostri giorni apprendessero come i loro coetanei dei decenni trascorsi erano soliti giocare ed intrattenersi piacevolmente in strada, sulle piazze o in uno slargo accogliente di paese nella semplicità, nell’amicizia e nel reciproco rispetto dei tempi trascorsi. Tanta simpatica competizione nei giochi del tempo che fu, ma sempre conservando gli ottimi rapporti interpersonali. Di tanto si è detto nel pomeriggio scolastico alla Media “Pilla”, con fanciulle e fanciulli presenti vivamente interessati a quanto loro esposto tant’è le domande poste. Giochi semplici, quelli del tempo andato, che però avevano il pregio di avvicinare i fanciulli tra loro, permettendo loro di trascorrere piacevolmente del tempo assieme, divertendosi un sacco.

Tra i giochi di strada di una volta sono stati ricordati tra gli altri il cosiddetto “Giro d’Italia”, citando nell’occasione una scena del film “La legge è legge” con Totò e Fernandel, girato nel 1956 a Venafro e con quattro/cinque fanciulli del tempo a giocare appunto al “Giro d’Italia” sulla piazzetta della Chiesa di Cristo mentre passava Fernandel. E la particolarissima  ricompensa che nella circostanza ricevettero i “piccoli attori” : un panino con prosciutto e cento lire, tantissimo dati i tempi ! Quindi gli altri giochi di strada illustrati nel pomeriggio al “Pilla” di Venafro : “Alle belle statuine”, “Il cerchio”, “La Trottola”, “Alle pietruzze”, “A co/co”, “Briganti e soldati”, “Anello anello”, “Il monopattino”, “A spacca reta”, “A sotto muro” ed altri giochi ancora, sottolineando che si giocava senza spendere alcunché anche perché di denaro all’epoca non è che ne circolasse tanto nelle tasche dei ragazzi !

Al riguardo è stato ricordato che in genere la posta del gioco, quando c’era da impegnare qualcosa, era rappresentata dai fogli strappati dai quaderni scolastici una volta chiusa la scuola per le vacanze estive. Temi nuovi questi proposti alla Media di Venafro e salutati dal fragoroso applauso finale del giovane uditorio, evidentemente “conquistato” dai giochi di strada delle loro mamme, dei papà e dei nonni.

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