Basta allontanarsi di qualche kilometro dal centro città che quello che appare sotto gli occhi di tutti é inconfutabile. A guardare le immagini sembra quasi di trovarsi in una zona decentrata denunciata ogni giorno dai microfoni del tg satiro più seguito. Restiamo sgomenti ogni volta che scorrono le immagini sul piccolo schermo, pronunciando spesso parole di diniego nei confronti della inciviltà altrui.

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Quando peró l’inciviltà é a casa propria sembra quasi che ci si  trasformi nelle “tre scimmie sagge”.

Un ammasso di rifiuti, di ogni genere, che fa bella mostra di se, sotto gli occhi di tutti e soprattutto sotto gli occhi dell’indifferenza.

Aumenta di giorno in giorno accanto ad una discarica privata, il cui titolare ovviamente non ci pensa neppure a differenziarla. Il servizio non gli compete sotto ogni profilo.

Peró dovrebbe essere di competenza della società che provvede al servizio di nettezza urbana; quanto meno dovrebbe competere al comune il piano dei rifiuti.

Non solo la montagna di monnezza é simbolo di un decoro che é andato a farsi benedire ma,   potrebbe diventare un’emergenza sanitaria.

È necessario, che ci sia maggiore vigilanza nelle periferie,  che si contempli un’azione integrata tra le forze, non solo istituzionali, a mettere in atto un programma di raccolta dei rifiuti, soprattutto quelli pericolosi e nocivi per la salute.

Soprattutto é fondamentale che i cittadini diventino rispettosi del prossimo e dell’ambiente che li ospita.

Carla  Ferrante

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