di Giovanni Minicozzi

Tre dirigenti più una organizzazione di segreteria destinati alla struttura commissariale, il tutto pagato con i soldi dei molisani. Tanto prevede la delibera n. 235 del 14 luglio (allegata in calce all’articolo) approvata all’unanimità dalla giunta regionale. Manco a dirlo la data coincide con la presa della Bastiglia ma non ha nulla a che vedere con la rivoluzione francese. Essa rappresenta solo l’ennesima operazione clientelare e l’ulteriore presa per i fondelli dei molisani.

Giova ricordare che all’ex commissario Angelo Giustini – reiteratamente osteggiato dal presidente Donato Toma – venne negata la minima agibilità in termini di struttura organizzativa fino al punto che il generale doveva spostarsi con la propria auto all’interno dei confini regionali. In quella occasione Donato Toma e i suoi fidi assessori sostennero che la Regione non poteva destinare risorse proprie per rendere agibile la struttura commissariale specificando che il costo avrebbe accentuato il deficit sanitario.

Verosimilmente, a giudizio della giunta regionale, la situazione odierna consentirebbe di sprecare risorse per potenziare una struttura da molti ritenuta inutile e dannosa. In realtà la condizione sanitaria regionale è notevolmente peggiorata sia nel deficit (oltre cento milioni di euro) sia nella qualità del servizio, un servizio di fatto azzerato negli ospedali pubblici molisani ridotti a veri e propri lazzaretti. La mancanza di medici, infermieri, operatori socio sanitari – sempre promessi dal dg Oreste Florenzano e mai visti – e perfino la mancanza di carta igienica nei bagni doveva imporre una più oculata gestione dei soldi pubblici. Ma tant’è!

Sullo sfondo resta l’imbarazzante situazione del sub commissario Giacomo Papa accusato di presunta corruzione dalla Corte di appello di Napoli per fatti legati alla gestione della sanità beneventana. Peraltro lo stesso Giacomo Papa è in odore di conflitto di interessi per le sue ricche prestazione legali pagate dall’azienda sanitaria regionale. Tutto ciò avrebbe dovuto impedire al Consiglio dei ministri e a Roberto Speranza di evitare la nomina a sub commissario dell’avvocato Giacomo Papa, nomina imposta e sponsorizzata dal presidente della Regione Donato Toma.

Articolo precedenteRegione, la sede belga cade a pezzi. L’indignazione di un cittadino molisano in visita a Bruxelles
Articolo successivoSANITÀ, LA PROCURA CHIEDE L’ARCHIVIAZIONE PER L’EX COMMISSARIO ANGELO GIUSTINI