Violazioni contrattuali di dirigenti, funzionari e dipendenti della Regione Molise.
Omissioni e carenze di controllo con modalità discrezionali di gestione del denaro pubblico del tutto anomale ed arbitrarie.

In riferimento agli episodi accaduti nell’ultimo mese che coinvolgono due dirigenti della Regione Molise indagati dalla Magistratura per presunti ammanchi rispettivamente di 140 mila euro e di 300 mila euro oltre ad altri capi di imputazione, chiedo di conoscere come sia possibile che il sistema organizzativo interno permetta simili possibilità e non c’è una qualsiasi modalità di controllo ispettivo dell’Ente. In particolare si segnala che in assenza di interventi della Procura della Repubblica o delle Forze di Polizia, la Regione Molise non sarebbe stata in grado di sapere che dalle proprie casse venivano sottratti fondi per centinaia di migliaia di euro.

E’ semplicemente inammissibile che la Pubblica Amministrazione non si doti di un servizio ispettivo interno con controlli incrociati in grado di monitorare costantemente la finanza pubblica, il raggiungimento degli obiettivi assegnati alla dirigenza, i carichi di lavoro per i funzionari e le risultanze dell’attività complessiva del personale dipendente, dei collaboratori e dei consulenti. Non è normale che venga arrestato il dirigente del settore ambiente, indagato il responsabile per le opere marittime, posto sotto inchiesta il dirigente del settore finanze o arrestato il dirigente responsabile per le attività produttive come se nulla fosse. Cinquantadue dipendenti dell’ASREM che per anni non assolvevano ai propri compiti o collaboratori in servizio presso la Regione dotati di carta di credito su cui prelevano decine e decine di migliaia di euro e per premio si ritrovano con l’assunzione con contratto a tempo indeterminato nell’Ente.

Ho sollecitato vanamente per anni l’Assessorato al Bilancio e al Personale per accertare i criteri di assegnazione, funzionamento e disponibilità delle carte di credito a centinaia di amministratori, dirigenti, funzionari, autisti, dipendenti, collaboratori e consulenti della Regione Molise. Com’è possibile che ci siano persone che dispongano di liquidità pubbliche notevoli e l’Amministrazione non è in grado di conoscerne l’utilizzo ? E come si spiega che in anni di segnalazioni, esposti, diffide, inchieste, avvisi di garanzia, rinvii a giudizio e arresti, la Regione Molise non diffonda i dati sui provvedimenti sanzionatori e disciplinari adottati nei confronti di tali figure ?

 Michele Petraroia
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