di Giovanni Minicozzi

All’inizio della prossima settimana nell’aula di Palazzo D’Aimmo comincerà la discussione su bilancio di previsione, legge finanziaria e documenti contabili collegati.
La proposta è stata già approvata all’unanimità dalla giunta regionale e, a maggioranza con il voto contrario di Pd e M5s, dalla prima commissione consiliare.
Hanno votato a favore il presidente Andrea Di Lucente, Gianluca Cefaratti e Armandino D’Egidio.
Al momento non è dato sapere se la commissione abbia modificato i documenti contabili approvati dalla giunta ma comunque siamo in presenza di un bilancio in profondo rosso tanto da poter ipotizzare un fallimento dell’Ente.

Il presidente della Regione Donato Toma, dal canto suo, minimizza e tenta di scaricare le responsabilità sui suoi predecessori, in particolare sugli ex governatori Paolo di Laura Frattura e Michele Iorio.
È paradossale e poco credibile la circostanza che a distanza di tre anni dal suo insediamento Toma cerca di lavarsi le mani sulla catastrofe finanziaria.
A smentirlo sono le relazioni della Corte dei conti elaborate in sede di parificaziine dei bilanci in capo alla gestione Toma e la sentenza inapplicata emessa dalla Corte Costituzionale circa il divieto di utilizzare dirigenti esterni, spesso carenti dei prescritti titoli, ai vertici della macchina amministrativa.
Di fatto Donato Toma ha ignorato entrambe le prescrizioni e ha rinnovato i contratti ai dirigenti esterni.

Così come ha attivato una miriade di consulenze nonostante il giudizio perentorio espresso della Corte dei conti in più occasioni.

Su tutto pesa come un macigno la bocciatura senza appello della proposta di bilancio da parte del collegio dei revisori dei conti.
Crediti inesigibili, necessità di un equilibrio di bilancio, distorsione nella destinazione delle risorse trasferite dallo Stato non utilizzate correttamente e tante altre irregolarità sono elencate con precisione nella relazione negativa elaborata dal collegio di revisione.

La stessa relazione si chiude con la seguente decisione che riporto fedelmente:

“L’organo di revisione non può esprimere parere favorevole al bilancio di previsione per il triennio 2021/2023 di cui alla delibera della Giunta regionale n. 69 del 29 marzo 2021 per tutte le osservazioni sopra esposte, anche in ragione della necessità di attivare percorsi straordinari per il riequilibrio finanziario dell’Ente’.

Firmato da Giorgio Triglia presidente del collegio, Filippo Mangiapane e Francesco Marcone.

AMEN.

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