di Christian Ciarlante

Si è svolta questo pomeriggio a Campobasso, all’interno del palazzetto don Luigi Sturzo, l’assemblea dei mille delegati per eleggere il candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale. Un bagno di folla, più di 1300 persone hanno incoronato Roberto Ruta candidato presidente dell’Ulivo 2.0.

Gli altri due candidati in corsa, Adele Fraracci, docente di storia e filosofia, esponente del movimento Democratic@ e Angelo Di Stefano, dirigente medico, segretario regionale di Italia dei Valori, hanno ritirato la loro candidatura scegliendo di votare per Ruta. Per Ruta c’è stata un’ovazione a dimostrazione del fatto che tutti avrebbero votato per lui. Come detto, erano presenti nel palazzetto più di 1300 persone che hanno approvato per alzata di mano tutte e sei le attività programmatiche lette dal palco e riguardanti: lavoro, politiche sociali, cultura, ambiente e turismo, infrastrutture e sanità.

Tutti i big hanno ringraziato le tante persone presenti nonostante il maltempo, per l’entusiasmo e per il calore dimostrato. Ruta, Leva, Durante, Palmieri, ognuno di loro ha esposto il proprio pensiero sul Molise che vorrebbe. Una regione che ha bisogno di un forte cambiamento, che ha bisogno di essere rilanciata economicamente, che vuole puntare sulla sanità pubblica, che deve avere come priorità il lavoro e deve puntare sui giovani. Basta con le disuguaglianze sociali, basta essere cittadini di serie B, basta con una politica che pensa solo a se stessa e non a risolvere i problemi dei molisani.

Non sono mancati gli attacchi a Frattura, reo di non aver rispettato gli impegni presi e di aver messo in ginocchio il Molise. Leva si è rivolto alla platea dicendo che si puo’ e si deve cambiare il Molise, che si puo’ costruire un’alternativa credibile di centro-sinistra. “Siamo nati per dare dei punti di riferimento per chi si è sentito tradito dalle politiche regionali. Frattura ha smantellato la sanità pubblica, ha svenduto il lavoro. Noi dobbiamo uscire da una dimensione ragionieristica di amministrare la Regione.

Ci vuole più spesa pubblica per ridurre le disuguaglianze sociali, non si puo’ raccontare che in Molise va tutto bene. Ci vuole una classe politica che non si sposta a destra o a sinistra per convenienza”. Poi Leva ha risposto anche a Di Pietro: “A lui dico no grazie alle grandi coalizioni. Noi abbiamo i nostri valori e vogliamo costruire un’alternativa seria e credibile per questa regione. Roberto Ruta puo’ incarnare l’idea di un centro-sinistra unito e progressista, ha tutte le carte in regola, come tutta la squadra che abbiamo messo in campo”.

Poi si è rivolto al popolo dell’Ulivo, “siete la risposta migliore a chi ieri ci derideva e non credeva in questo nuovo progetto, possiamo cambiare il Molise e possiamo vincere questa difficile sfida elettorale con l’impegno di tutti. La nostra proposta convincerà la maggioranza dei molisani”. Gli altri due candidati in lizza hanno ritirato la loro candidatura in favore di Ruta, Fraracci: “voto orgogliosamente per Roberto Ruta”. Di Stefano: “sarò il garante di tutti e voto orgogliosamente anch’io per Roberto Ruta”.

A conclusione dei lavori ha preso la parola il candidato in pectore dell’Ulivo 2.0 accolto con una standing ovation da tutti i presenti nel palazzetto. Ruta ha ringraziato tutti per l’onere che gli è stato affidato e si è detto pronto ad affrontare questa nuova sfida politica. “Vogliamo un Molise 2.0 perchè desideriamo costruire un nuovo Molise, quello che non ti aspetti. Frattura doveva essere l’ambasciatore del Molise e portatore di lavoro in questa regione, ma non è stato così, purtroppo.

“Noi abbiamo portato la Zes in Molise, l’Area di crisi complessa, ci siamo battuti per l’istituzione del Parco del Matese e abbiamo approvato l’emendamento Gam. Abbiamo fatto tanto per cose positive e vogliamo continuare a farle. Lanceremo una lista che si chiamerà “30 e lode” per i ragazzi da far eleggere in Consiglio regionale, vogliamo una squadra tutta nuova”. Ruta si è detto fiducioso per l’esito di queste regionali, “uniti e con l’impegno di tutti si puo’ vincere questa sfida e cambiare davvero il Molise”.

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