Il Molise con 448 mila tonnellate si piazza in fondo alla classifica in termini di produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi a livello nazionale. Lombardia (28.4 milioni di tonnellate), Veneto (13,9 milioni di tonnellate), Emilia Romagna (13.1 milioni di tonnellate) e Piemonte (10,5 milioni di tonnellate) svettano ai primi posti.

Produzione

Nel 2015, la produzione regionale di rifiuti speciali si attesta a oltre 448 mila tonnellate, lo 0,3% del totale nazionale. Il 92% (circa 412 mila tonnellate) è costituito da rifiuti non pericolosi e il restante 8% (36 mila tonnellate) da rifiuti pericolosi.

Le principali tipologie di rifiuti prodotte sono rappresentate dai rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue (42,3% della produzione regionale totale) e quelli delle operazioni di costruzione e demolizione (28,4%), rispettivamente appartenenti al capitolo 19 e 17 dell’elenco europeo dei rifiuti di cui alla decisione 2000/532/CE.

Gestione

Nel 2015, la gestione dei rifiuti speciali nella regione Molise interessa oltre 532 mila tonnellate, di cui circa 518 mila tonnellate di rifiuti non pericolosi e oltre 14 mila tonnellate di rifiuti pericolosi. A recupero di materia (da R3 a R12) sono sottoposti circa 193 mila di tonnellate e rappresenta il 36,3% del totale gestito. In tale ambito il recupero di sostanze inorganiche (R5) concorre per il 24,6% al recupero totale di materia.

Residuale è l’utilizzo dei rifiuti come fonte di energia (R1), pari a circa 27 mila tonnellate (5,1% del totale gestito). Complessivamente sono avviati ad operazioni di smaltimento circa 217 mila tonnellate di rifiuti speciali (45,5% del totale gestito): 19.609 tonnellate (3,7% del totale gestito) sono smaltite in discarica (D1), oltre 175 mila tonnellate sono sottoposte ad altre operazioni di smaltimento (D8, D9, D13, D14) quali trattamento chimico-fisico, trattamento biologico, ricondizionamento preliminare, circa 22 mila tonnellate (5,1% del totale gestito) sono avviate a incenerimento.

La messa in riserva (R13) a fine anno prima dell’avvio alle operazioni di recupero, ammonta a oltre 92 mila tonnellate (17,4% del totale gestito), il deposito preliminare (D15) prima dello smaltimento interessa quasi 2.000 mila tonnellate (0,4%). Infine, va rilevato che i rifiuti speciali esportati sono 1.150 tonnellate, di cui 1 tonnellata di rifiuti non pericolosi e 1.149 tonnellate di pericolosi; i rifiuti speciali importati, invece, sono 16 tonnellate, di cui 11 tonnellate di rifiuti non pericolosi e 5 tonnellate di pericolosi.

Il Rapporto Rifiuti Speciali, giunto alla sua sedicesima edizione, è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale per il ciclo dei Rifiuti dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art.189 del d.lgs. n. 152/2006.

Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, si intende fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive.

Il Rapporto Rifiuti Speciali – Edizione 2017 fornisce i dati, all’anno 2015, sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale e regionale, e per la gestione anche a livello provinciale; e sull’import/export.

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