“QUI NON SI GODE ASILO”
ERA IL PERENTORIO MESSAGGIO SCOLPITO SULLA PIETRA IN ALTO ALL’INGRESSO DELLE CHIESE NEI PAESI DEL MERIDIONE PER TENERE LONTANI SBANDATI E VIOLENTI
Un tempo bande di sbandati, banditi, violenti, sfaccendati, ladri, approfittatori e gente che viveva al di fuori della legge imperversavano nel meridione d’Italia, atterrendo, rubando, facendo razzie e, una volta scoperti e messi alle strette, si rifugiavano nei luoghi di culto dei paesi del sud della Penisola per cercarvi riparo e protezione. In effetti non si poteva imbracciare armi, sparare, fare irruzione ed arrestare nei siti religiosi, sicché i malviventi vi accedevano di corsa e volentieri se a rischio di arresto o peggio. Chiese del meridione quindi come rifugio di fuorilegge e gentaglia simile e la cosa andò avanti a lungo ! Un bel giorno però, a partire da fine ‘700, l’andazzo cambiò radicalmente. In diversi paesi meridionali infatti venne scolpito su pietra, in alto sulla porta d’accesso delle chiese, il perentorio “ QUI NON SI GODE ASILO “ ! Ossia nessuna protezione per i malviventi una volta all’interno della chiesa in questione, con la conseguenza dell’inutilità di ripararvi all’interno per sfuggire alla legge. Sarebbero stati perseguiti, ricercati ed arrestati anche dinanzi all’altare del Signore ! Dove il “QUI NON SI GODE ASILO” ? Nel Molise certamente ma anche in Campania ed altrove. In effetti é ben visibile un messaggio siffatto all’ingresso della chiesetta di Pantano, frazione di Scapoli nell’isernino, ma ad esempio lo si legge in alto anche su un luogo di culto di Telese nel beneventano. Siffatti riscontri confermano le temibili condizioni pregresse di vita nei piccoli centri del meridione della Penisola dove imperversavano bande terribili di uomini che atterrivano, razziavano e facevano della violenza la loro legge. Oggi nelle chiese si va per pregare e non ci si ripara più per sfuggire e farla franca, ma i pericoli della vita quotidiana in tanti centri continuano purtroppo ad essere una triste e paurosa realtà, come le cronache ci danno conferma.
T.A.