Quattro giorni al voto amministrativo nei 14 Comuni molisani dove si voterà domenica e lunedì prossimi.

I candidati simpaticamente le provano tutte per incassare la fiducia dell’elettore.

“Ultima spiaggia”, pardon ultima settimana per il voto amministrativo dei molisani nei 14 Comuni chiamati al voto amministrativo i prossimi 14 e 15 maggio. Ovunque ci si attrezza per conquistare voto e fiducia dell’elettore in cabina e tanto a Venafro, a Larino (i Comuni più grandi dove si voterà) e negli altri dodici centri molisani chiamati al voto sono in atto simpatiche e mirate strategie per incassare le simpatie popolari. A Venafro, per soffermarci sul centro più grande e quindi dal risultato elettorale maggiormente atteso, “ballano” -è notorio- 4 aspiranti Sindaci (gli avv.ti Anna Ferreri ed Alfredo Ricci, il dr. Enzo Bianchi  e l’arch. Luigi Viscione) per lo scanno amministrativo sindacale e 58 candidati ambosessi, di ogni età e diversa professione per i restanti sedici seggi consiliari. E tutti i candidati, a Venafro, a Larino come altrove, le studiano simpaticamente tutte per avvicinare gli elettori, parlare, esporre idee, dire dei programmi futuri, recepire le istanze della gente, ovviamente chiedere il voto e finalmente sperare nella fiducia altrui in cabina elettorale. E’ l’aspirazione massima del momento da parte dei predetti 62 candidati venafrani, e di quanti per loro parteggiano, i quali non lesinano idee, sforzi, strategie ed energie per incassare la fiducia in cabina. Una “corsa” addirittura spasmodica che dall’esterno tanto incuriosisce. Prima però di dire di tale simpatico aspetto della corsa al voto amministrativo, riferiamo della divertente domanda che corre in questi giorni a Venafro e certamente anche negli altri 14 Comuni molisani (9 nel Campobassano e 5 nell’Isernino) chiamati a rinnovare le locali assemblee amministrative. Eccola : “Quante richieste di voto hai ricevuto ?”. “Io quattro …”, afferma un tizio all’amico. Un altro ancora, “Io molto di più !”. Ma c’è anche chi, alquanto sconsolato, risponde secco, “A me nessuno ha chiesto il voto !”. Ci si confronta ed interroga cioè sulla richiesta diretta del voto, moda ricorrente di tanti candidati. Nel merito però c’è anche chi replica schietto, “A prescindere, io non andrò a votare !”, e sciorina i motivi del personale disappunto sociale che pensa di tradurre nel non voto. E passiamo alle mirate iniziative poste in essere dai candidati per proporsi agli elettori. C’è chi assolda un’auto h 24 con tanto di altoparlante per annunciare proprie generalità, professione e schieramento di appartenenza, chi staziona dinanzi alla sede politica della propria lista elettorale comodamente seduto ad una sedia per salutare e sorridere a chi transita, chi non disdegna affatto di offrire caffè ect. al bar pur di catturare simpatie, chi va in giro a piedi h 24 per salutare a destra e manca agitando ben in alto braccio e mano per farsi notare, chi attacca il proprio manifesto elettorale all’esterno di una personale proprietà privata tipo casa, ufficio o attività commerciale, chi fa proclami attraverso i media, chi fa distribuire santini e depliant a josa, chi li manda ad imbucare nelle cassette postali private, chi staziona ben in vista nelle zone centrali degli abitati comunali e chi ne studia tant’altre pur di arrivare alla fatidica promessa … “Ti voto !”. E se tanto arriva, si rientra finalmente soddisfatti ! Chiudiamo con l’astensionismo. Ci sarà, è fuor di dubbio, alla luce dei problemi e dei conseguenti disappunti che ovunque imperano anche in Molise, ma probabilmente sarà contenuto proprio sotto l’incalzare dei candidati che ovunque  “non mollano” nessuno e nient’affatto, in modo tale da indurre la maggioranza al voto. Si è comunque nella “settimana di fuoco” conclusiva, dopodiché toccherà leccarsi “le ferite” o gioire a seconda del responso dell’urna, puntualmente indecifrabile ed autentica incognita ! Un’unica raccomandazione finale : votare bene per il miglior futuro possibile del Molise e dei molisani, cosa nient’affatto da poco ! 

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