Quando “Franco IV e Franco I”, duo beat napoletano degli anni ’60/’70, entusiasmarono Venafro e l’intero Molise dell’ovest con la loro indimenticabile “Ho scritto t’amo sulla sabbia”

L’evento in occasione dei festeggiamenti estivi in onore della Madonna del Carmine

 

Si era ai primi anni ’70 e un gruppo di ventenni venafrani del tempo promossero, d’intesa con l’allora Parroco della Chiesa del Carmine a Venafro, don Filippo Palumbo, gli annuali festeggiamenti  civili in onore della Madonna del Carmine. Alla Vergine di Monte Carmelo, si ricorda, è dedicata la chiesa omonima (attualmente chiusa dopo lavori di restauro e in attesa di riaprirla al culto, evento che si spera avvenga prima dell’estate prossima per tornare a celebrarvi con la ricorrenza religioso/civile del 15 e 16 luglio 2023) chiesa del Carmine -si diceva- situata alla periferia occidentale della città. Il luogo di culto è attiguo al Liceo Classico “Giordano”, strutture che un tempo erano il Convento di Clausura delle suore Carmelitane, ordine successivamente scomparso da Venafro. Ebbene siffatte ricorrenze civilo/religiose di cinquant’anni anni orsono le ha fatto tornare in mente la trasmissione tv pomeridiana della Rai “Oggi è un altro giorno”, che ha ospitato in studio Francesco Calabrese, il “Franco I” del duo beat napoletano “Franco VI e Franco I” di fine anni’60/inizio anni ’70, completato dall’altro giovane partenopeo Francesco Romano, appunto “Franco IV”. Ebbene il duo, all’epoca sulla cresta dell’onda col gettonatissimo successo “Ho scritto t’amo sulla sabbia” fu ingaggiato e fatto esibire sul palco della Madonna del Carmine a ridosso della Cattedrale dal giovanissimo ed intraprendente comitato festa venafrano dell’epoca composto dagli amici e coetanei il compianto Enzino Ottaviano (il futuro Sindaco di Venafro), Gigino Vizoco, successivamente vigile urbano del Comune di Venafro, Tonino Atella, direttore responsabile di questa testata giornalistica, Vincenzo Cardarelli, in futuro affermato istruttore di nuoto, e Vincenzo Di Biasio, dipendente negli anni a venire di azienda privata,  guidati dal parroco Don Palumbo. E fu un enorme successo artistico e di pubblico, con migliaia di venafrani e persone arrivate a Venafro dai Comuni limitrofi per ascoltare ed applaudire Franco IV e Franco I ed il loro successo “Ho scritto t’amo sulla sabbia”. Ma prima il duo napoletano venne ospitato a tavola nell’allora “Casa di Don Sante”, a due passi dalla Cattedrale, per gustare pollo arrosto, cotolette, peperoni ripieni, patatine fritte e verdure venafrane, il tutto innaffiato col frizzante rosso locale ed offerto dalle famiglie Di Meo e La Gamba che abitavano nell’immobile oggi sede degli scout dell’Agesci. Pietanze e vino tanto buoni, saporiti e gustosi che “Franco IV e Franco I” tardavano ad alzarsi, tanto che Enzino dovette dire loro … “Capisco … ma dobbiamo andare …. ci sono due/tremila persone che aspettano per applaudirvi !”. E “Franco IV e Franco I” non indugiarono un solo istante ad alzarsi per raggiungere il palco ed esibirsi, non senza mancare di salutare e ringraziare per l’eccellente ospitalità ricevuta. E una volta sul palco gli applausi del pubblico fu veramente clamoroso  a suggellare una ricorrenza civile perfetta ! Ecco, tutto questo ha fatto ricordare la Rai con “Oggi è un altro giorno”, presentando Francesco Calabrese degli allora “Franco IV e Franco I”, duo canoro di successo scioltosi dopo pochi anni per  impegni professionali differenti assunti da uno dei due. Ricordi bellissimi che testimoniano la ricchezza dei tempi popolari trascorsi.

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