I Carabinieri Forestali hanno sottoposto ad attività di controllo, nella provincia di Campobasso, 46 esercizi commerciali di vendita di prodotti fitosanitari per la verifica della rispondenza ai requisiti previsti dalle vigenti norme, nazionali e comunitarie, relativi alle autorizzazioni alla vendita, alle caratteristiche dei locali di conservazione, alle modalità di manipolazione dei prodotti, alle norme di sicurezza, alla etichettatura delle confezioni, agli obblighi di registrazione dei carichi e degli scarichi di magazzino e di trasmissione delle informazioni dei dati di vendita alle Autorità preposte e di informazione alla clientela.

Il 24% circa degli esercizi di vendita controllati sono stati oggetto di contestazione di violazioni amministrative, che vanno dai 500,00 a 10.000,00 euro cadauna per un importo complessivo di circa 38.0000,00 euro, legate per lo più a riscontrate difformità sulle registrazioni di magazzino e sugli obblighi di informazione dei dati di vendita alle Autorità preposte.

Un risultato che desta preoccupazione, tenuto conto delle ricadute negative che una non corretta gestione di tali sostanze può determinare sulla salute dell’uomo e sulla conservazione e salvaguardia della biodiversità.

Infatti solo una modesta parte dei trattamenti fitosanitari raggiunge l’organismo bersaglio, la maggior parte si disperde nelle matrici ambientali (aria, suolo ed acqua) contaminandole, persistendo in esse per tempi più o meno lunghi ed esponendo, direttamente o indirettamente, agli effetti tossici non solo le biocenosi coinvolte (animali e piante) ma anche gli agricoltori come utilizzatori diretti, le popolazioni residenti, soprattutto se appartenenti a gruppi più vulnerabili (anziani, bambini e immunodepressi) e tutti noi come quali consumatori finali delle produzioni agricole e zootecniche.

Seppur negli ultimi anni le vendite di prodotti fitosanitari sul territorio nazionale hanno fatto registrare una tendenza alla riduzione dei volumi venduti, si è assistito nel contempo però ad un aumento del numero di sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari autorizzati e ad un calo del 9% circa delle superfici ad uso agricolo.

L’impiego in agricoltura di pesticidi per garantire elevate rese in qualità e quantità delle produzioni è quindi ancora largamente diffuso, nonostante il sistema normativo comunitario fissi tra gli obiettivi prioritari da raggiungere la riduzione dei rischi, per l’uomo e per l’ambiente, connessi all’utilizzo di questi principi attivi.

E’ proprio in quest’ottica che i Carabinieri Forestali intendono operare un giro di vite sull’intera filiera dei biocidi al fine di compartecipare alla protezione di beni costituzionalmente tutelati quali la salute umana e l’integrità e salubrità dell’ambiente.

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