Continuano gli appuntamenti dell’Associazione culturale “La Rosa e il Libro” nata dall’incontro di persone sia molisane che provenienti da fuori regione. Molteplici gli obiettivi, tra i più importanti, sicuramente, la tutela delle donne contro la violenza di genere. Questa volta ad ospitare le socie è stato il paese di Colli a Volturno, precisamente l’Aula Magna dell’Istituto comprensivo.

E così, Volturnia Edizioni in collaborazione con l’Associazione già citata, il paese e la struttura ospitante, la Società di Mutuo Soccorso S. Antonino Martire e S. Antonio da Padova, hanno ottenuto nuovamente l’attenzione di una sala gremita di gente per parlare e discutere di un tema, purtroppo a malincuore, ancora molto diffuso. La violenza di genere.

Dopo i saluti del sindaco Emilio Incollingo, del dirigente scolastico Ilaria Lecci e di Claudio Izzi della Società di Mutuo Soccorso, sono intervenute Elena Grande Presidente dell’Associazione “La Rosa e il Libro” e Antonia Ranieri socia fondatrice nonché coordinatrice delle Uncinettine di Colli a Volturno. A seguire relazioni e letture di alcuni brani del libro “Bella per sempre. Storie di Femminicidio e violenza di genere” da parte della prof.ssa Maria Luisa Evangelista e della dott.ssa Raffaella D’Alessio. L’evento è stato moderato dalla prof.ssa Ida di Ianni.

Il libro “Bella per sempre. Storie di Femminicidio e violenza di genere” è una raccolta di racconti, per lo più reali o ascoltati, “avvenimenti quasi quotidiani di donne vittime dei propri compagni di vita che purtroppo non ce l’hanno fatta dinanzi alla violenza subita, o in qualche caso fortunato, che sono riuscite a liberarsi dalle catene di un amore tossico”.

Prossimo appuntamento martedì 31, alle ore 17, nella Biblioteca La Magna Capitana a Foggia.

 

 

IN PIEDI, SIGNORI, DAVANTI AD UNA DONNA:

Per tutte le violenze consumate su di lei

per tutte le umiliazioni che ha subito

per il suo corpo che avete sfruttato

per la sua intelligenza che avete calpestato

per l’ignoranza in cui l’avete lasciata

per la libertà che le avete negato

per la bocca che le avete tappato

per le ali che le avete tagliato

per tutto questo

in piedi, Signori, davanti ad una Donna.

E non bastasse questo

inchinatevi ogni volta che vi guarda l’anima

perché Lei la sa vedere

perché Lei sa farla cantare.

In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano

ogni volta che vi asciuga le lacrime

come foste i suoi figli

e quando vi aspetta

anche se Lei vorrebbe correre.

In piedi, sempre in piedi, miei Signori

quando entra nella stanza e suona l’amore

e quando vi nasconde il dolore e la solitudine

e il bisogno terribile di essere amata.

Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla

quando Lei crolla sotto il peso del mondo.

Non ha bisogno della vostra compassione.

Ha bisogno che voi

vi sediate in terra vicino a Lei

e che aspettiate che il cuore calmi il battito

che la paura scompaia

che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo

e sarà sempre Lei ad alzarsi per prima

e a darvi la mano per tirarvi su

in modo da avvicinarvi al cielo

in quel cielo alto dove la sua anima vive

e da dove, Signori, non la strapperete mai.

 

(William Shakespeare)

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