Un 75enne di Venafro, E.D.C., rimasto visibilmente scioccato dalla tristissima disavventura capitatagli di cui di seguito si dirà ed al termine della storia prontamente soccorso ed accudito dal 118, resta chiuso un’ora nell’ascensore del SS Rosario ed alla fine viene liberato grazie al figlio e ad un manutentore della struttura sanitaria venafrana. La vicenda raccontata da R.D.C., figlio dell’anziano : “Mio padre si era recato al SS Rosario per una certificazione medica -afferma l’uomo- e doveva raggiungere il piano rialzato del nosocomio. Nel servirsi dell’ascensore vi è rimasto però chiuso all’interno, dato il mal funzionamento dello stesso. Si è cercato di far muovere l’ascensore ed aprire le portiere per permettere a mio padre di uscire all’esterno, ma inizialmente non c’è stato nulla da fare. A quel punto sono stati chiamati i Vigili del Fuoco, che stavano già accorrendo al SS Rosario quando sono stati chiamati per altra urgenza, dato il verificarsi di un incidente stradale nella zona di Monteroduni. Nel frattempo il tempo passava e mio padre restava sempre chiuso nell’ascensore in avaria. Data la necessità dell’intervento, abbiamo perciò deciso di adoperarci io ed un manutentore del SS. Rosario, in quanto mio padre col trascorrere del tempo rinchiuso nell’ascensore avvertiva un malessere diffuso e preoccupante. Così in due ci siamo messi all’opera, riuscendo a far muovere l’ascensore bloccato e finalmente ad aprire con forza le portiere. Solo a quel punto finalmente mio padre usciva all’esterno, seppure molto provato per la bruttissima avventura. Veniva comunque subito visitato e soccorso dal 118 prontamente intervenuto e finalmente rientrava a casa a Roccapipirozzi di Sesto Campano dove vive, seppure molto provato per la bruttissima avventura”. Le considerazioni finali di R.D.C. : “E’ impossibile un SS Rosario nelle condizioni attuali –afferma l’uomo- e con carenze di ogni tipo, sia medico/sanitarie che strutturali. Noi che viviamo nel Molise dell’ovest chiediamo   tutt’altra attenzione per la salute e le necessità quotidiane delle popolazioni del mandamento Venafrano. A mio padre alla fin fine è andata bene, ma poteva accadere anche l’irreparabile, per fortuna scongiurato grazie al sottoscritto e a chi mi ha aiutato! No, abbiamo bisogno di tutt’altro in fatto di sicurezza e tutela della salute”.

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