I Pentastellati presentano un’interrogazione in Consiglio sui mancati finanziamenti della sanità regionale alla clinica di Salcito, mentre il Consigliere Vincenzo Cotugno, a pochi minuti di distanza, si desta con un comunicato al calor bianco contro la Giunta e il Presidente Frattura. Unione di intenti politica in protezione dell’On. Patriciello o congiuntura casuale?
Interrogazione a risposta scritta e orale richiesta dai Consiglieri regionali 5 Stelle Federico e Manzo, oggi pomeriggio ad oggetto: chiarimenti su questione “Fondazione Paola Pavone” di Salcito, la clinica legata al Neuromed e all’On. Aldo Patriciello.
Con stupore dell’aula per questa richiesta disattesa, pensando che i Consiglieri 5 Stelle fossero a conoscenza che la struttura sanitaria di Salcito non può essere finanziata, in quanto il debito pubblico e il tavolo romano del Ministero della Salute, non permettono ulteriori investimenti nel privato, con una sanità pubblica che ha un deficit milionario, oltre al fatto che la commissione Asrem si è già pronunciata contraria a finanziare la struttura di Salcito.
Questa interrogazione pentastellata, fa riflettere e pone quesiti fantapolitici. Forse a Federico e Manzo è sfuggita la questione in profondità e chiedono lumi al Presidente Frattura. Siamo convinti che la loro sobrietà di intenti, non racchiuda alleanze trasversali con chi ha i maggiori interessi affinchè la Asrem finanzi la clinica, proprio l’On. Patriciello F.I. . Infatti in aula in molti si sono chiesti a che gioco stessero giocando i due consiglieri di minoranza.
Osserviamo cosa avviene nelle stesse ore. Un comunicato a firma del Lord britannico di Venafro il Consigliere regionale Vincenzo Cotugno – così definito da qualche collega per l’aplomb inglese e il suo abituale silenzio stampa – si desta con un comunicato dai toni pacati e nobili, vorrebbe tirare un pugno e si ferma sulla guancia; vorrebbe sferrare un calcio e si ferma sul gluteo dell’amico Frattura e della Giunta regionale, finisce per sferrare un pizzicotto amichevole come a dire, avete fatto i cattivelli con me, non mi avete informato per i 91 milioni di euro per ripartire su ferro, gomma e mare, destinati alla viabilità del Molise, Nagni e Frattura mi hanno snobbato.
Non si fa così cattivoni!
Il Buon consigliere Cotugno, all’improvviso, dopo mesi di lavoro silente si sveglia, pur sapendo che il suo ruolo è marginale con l’isolamento di Rialzati Molise nell’incudine del Partito Democratico – è praticamente solo a rappresentare se stesso – ma forte dei voti dell’On. Patriciello che ha appoggiato il Governo Frattura di centro sinistra, rivendica un ruolo, quantomeno di rispetto della giunta e del presidente.
Questa la lettura non criptata del messaggio ai cittadini, non in Consiglio. La lettura del codice Cotugno, potrebbe andare anche nella direzione del destabilizzare il Governo Frattura, reo di non aver potuto concedere la convenzione sanitaria alla clinica del cognato Aldo Patriciello. Un affare di parecchi milioni di euro e la sicurezza di voti garantiti per le circa 60 unità lavorative della clinica privata, persi per colpa di Frattura?
Anche in questo caso siamo certi che non siano questi i motivi, ma il quadro indurrebbe a pensarlo, per chi magari giungesse all’improvviso a osservare dall’alto i movimenti e le commistioni tra politica e affari, ma non è così. Il puzzle assumerebbe toni ancora più pittoreschi nel momento in cui si facesse un calcolo aritmetico elementare. Cotugno interviene direttamente e i 5 Stelle, lavorano sul fianco per indurre Frattura alla resa.
Cosa assurda che aprirebbe degli scenari insoliti, siamo invece certi che sia i Consiglieri 5 Stelle che Vincenzo Cotugno stiano agendo per la legge di Murphy convinti che « se qualcosa può andar male, andrà male. » E più male di così per i mancati finanziamenti di Salcito non poteva andare, dove c’entra poco la politica, che avrebbe dovuto commettere, forse qualche illecito per finanziarla.
Piero Tonti