di Giovanni Minicozzi

Dopo il Forum per la difesa della sanità pubblica di qualità e il comitato MoLiSanita’ anche  il sindaco di Campobasso Roberto Gravina ha annunciato che presenterà  ricorso al Tar Molise per chiedere la revoca del piano sanitario firmato dal commissario Donato Toma. Secondo il sindaco del capoluogo, che ha  affidato il mandato agli avvocati  Pino Ruta, Massimo Romano e Margherita Zezza – il piano sanitario targato Toma sarebbe palesemente incostituzionale e darebbe il colpo mortale alla sanità pubblica molisana.

Ricorso al Tar Molise predisposto anche da Neuromed. In passato  l’istituto di ricerca e cura di Pozzilli aveva fatto dichiarare incostituzionale il precedente pos redatto dall’ex governatore Paolo Di Laura Frattura benché approvato con legge dello Stato. Resta da capire quali saranno le ricadute politiche sul governo regionale fin qui sostenuto dall’eurodeputo Aldo Patriciello. I  35 sindaci del basso Molise pir chiedendo a Toma di revocare il suo piano in regime di autotutela non  impugneranno il pos poiché ritengono che mancando solo due mesi alla scadenza il ricorso sarebbe del tutto inutile

In realtà non è così in quanto le norme  in vigore espleteranno la loro efficacia fino all’approvazione del prossimo piano  2022/2024 e ciò accadrà verosimilmente non prima di due anni, ovvero quando Toma non sarà più né commissario né presidente della Regione.
A tal proposito bene ha fatto la minoranza del comune di Termoli a chiedere al sindaco Francesco Roberti la convocazione di un consiglio comunale monotematico per decidere di impugnare il piano Toma. Intanto gli effetti del pos in vigore ricadono tragicamente sulla pelle dei pazienti politraumatizzati o affetti da patologie tempo dipendenti  costretti a pericolosi trasferimenti nei nosocomi extra regionali.

È di oggi la notizia relativa a una giovane donna caduta dal balcone in quel di Filignano che, dopo essere stata trasportata al pronto soccorso di Isernia, è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di S. Giovanni Rotondo. Ricordo sempre ai miei lettori che questi incompetenti della Regione e dell’Asrem non riescono neanche ad attivare un servizio di eliambulanza indispensabile per salvare vite umane nei casi drammatici in cui il tempo non è una variabile indipendente. Inevitabilmente dopo i roboanti annunci dal sapore elettoralistico non succede mai niente di buono, anzi il servizio sanitario regionale peggiora a vista d’occhio.

 

Articolo precedenteUna strada, la Conca Casale/Viticuso, che sul versante molisano è tutto un pericoloso abbandono
Articolo successivoIn cimitero a Venafro in macchina, ma senza averne necessità e diritto