La regione Molise punta sul modello Protezione Civile Berlusconi – Bertolaso, con un’agenzia factotum, 350 comandati, o assunti a termine senza concorso, 346 milioni da gestire in contabilità speciale, poteri in deroga e massimo accentramento decisionale nelle mani del presidente della giunta.

Nel mentre a Roma si discute sul nuovo modello di Protezione Civile con poteri emergenziali limitati solo ai primi 20 giorni, in Molise, dopo 10 anni di commissariamento straordinario, un miliardo di euro spesi ed il 65% delle case e delle scuole da ricostruire, la Regione approva una legge, tra silenzi, complicità e collusioni, per accentrare poteri in deroga, con contabilità speciale e centinaia di assunzioni senza pubblico concorso, per far gestire alla neo-costituita Agenzia ben 346 milioni stanziati dalla Delibera CIPE del 3/8/2011.

Il Presidente della Giunta, avallò sulla pelle dei terremotati molisani l’invenzione del Modello Berlusconi-Bertolaso a seguito di una calamità naturale, con Ordinanze del Capo del Governo in sostituzione di una legge dello Stato, e poteri speciali a sé stesso quale Commissario ad Acta. Dopo aver sperimentato in un territorio sconosciuto i benefici di un meccanismo che consentiva assunzioni, incarichi tecnici, appalti, consulenze e finanziamenti, in deroga alle leggi, il duo Bertolaso-Berlusconi estese il Modello per il vertice Nato, i campionati di nuoto e tutte le altre calamità italiane fino alle risate in diretta della cricca nel mentre sotto le macerie abruzzesi rimanevano sepolte 309 vittime.

Per anni ho denunciato prima da segretario generale CGIL e poi da consigliere di opposizione lo scempio di una gestione disinvolta, fallimentare e inefficace, ma mai avrei immaginato che dopo un decennio di decreti monocratici commissariali finiti in pagina nazionale, la Regione poteva dotarsi di una legge speciale con cui proroga di fatto all’infinito il Commissariamento, affida la spesa di 346 milioni di euro in pochissime e selezionate mani, assume a termine, trasferisce e comanda 350 unità senza ricorrere a pubblico concorso, in violazione delle più elementari norme di diritto.

La ricetta del Presidente-Commissario è chiara. Se il Governo impugnerà la legge per incostituzionalità, scaricherà la colpa della paralisi della ricostruzione, del blocco dei cantieri e del licenziamento dei lavoratori su Mario Monti. In caso contrario avrà resuscitato in Molise il Modello Bertolaso-Berlusconi con sommo gaudio per il circuito poco trasparente che si è sedimentato in questo decennio di gestione commissariale con una spesa di un miliardo di euro.

Eppure basterebbe seguire l’esempio dell’Umbria, tornare semplicemente al regime normale di amministrazione, funzioni e poteri, senza deroghe, misteri o accentramenti. Questa è la strada !

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