Il Ministero dell’Istruzione ha reso noto, il 5 luglio 2019, l’esito dei movimenti del personale ATA. Dopo la pubblicazione dei risultati, anche per il Personale ATA abbiamo rielaborato i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione per calcolare le disponibilità previste per le prossime immissioni in ruolo e le supplenze annuali di Collaboratori scolastici, Assistenti amministrativi e tecnici, DSGA.

Secondo la nostra elaborazione nazionale, sono disponibili 18.949 posti così distribuiti tra i diversi profili: 2.809 DSGA, 3.992 assistenti amministrativi, 1.611 assistenti tecnici, 10.181 collaboratori scolastici, 94 addetti alle aziende agrarie, 28 infermieri, 146 cuochi, 88 guardarobieri.

Questa la situazione in Molise:

In totale, quindi, sono 122 i posti disponibili per le immissioni in ruolo: i dati finali potrebbero subire qualche variazione a seguito di rettifiche o di modifiche nel contingente delle immissioni in ruolo. Come abbiamo già evidenziato, è ora necessario un piano straordinario di assunzioni del personale ATA, di cui non si ha ancora notizia, che garantisca la copertura di tutti i posti liberi.

Si tratterebbe di un primo positivo segnale, che comunque non basterebbe per garantire la funzionalità delle scuole.

Più volte abbiamo denunciato il drastico calo dell’organico di diritto del personale ATA nella nostra Regione: in dieci anni si sono perse 508 unità di personale tra tutti i profili.

La novità è che quest’anno il dato è anche in controtendenza rispetto a quello nazionale: mentre l’organico complessivo nazionale del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario resta sostanzialmente invariato, aumentando di 36 unità nonostante la diminuzione degli alunni, in Molise assistiamo ad un ulteriore diminuzione di 14 posti, in percentuale la più alta d’Italia.

Ciò conferma che il taglio non può essere addebitato solo al calo degli iscritti, come qualcuno voleva far credere: ci sono regioni che pur perdendo alunni hanno visto in ogni caso un incremento di organico, mentre il Molise continua nel suo lento declino, nell’indifferenza di tutti.

Con questi numeri, la vigilanza degli alunni, l’assistenza ai disabili, la pulizia dei locali, i servizi rivolti all’utenza, le mille incombenze amministrative da cui sono gravate le scuole rischiano di non essere garantite.

Fino ad oggi i nostri appelli sono rimasti inascoltati da parte delle istituzioni e del governo regionale: è tempo di dare risposte alle richieste del mondo della scuola, che chiede attenzione e interventi concreti per arrestare un declino che altrimenti sarebbe inesorabile.

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