di Giovanni Minicozzi

E accaduto oggi primo dicembre alle prime ore dell’alba e nella mattinata. Si tratta di due episodi che forniscono, anche visivamente, la disorganizzazione perfetta nella gestione sanitaria in generale e, in particolare, nel servizio di emergenza urgenza destinato alle persone colpite da patologie tempo-dipendenti.

Ma procediamo con ordine.

Il primo caso è accaduto al S.Timoteo di Termoli dove un “povero cristo” senza fissa dimora è stato ricoverato per trauma cranico. Dopo alcune ore di inutili discussioni circa la necessità di processare un tampone per verificare la negatività al Covid-19 è stata allertata la Neuromed di Pozzilli che, secondo quanto dichiarato da alcuni addetti ai lavori, avrebbe richiesto l’esito del tampone per procedere al ricovero del paziente.

Dall’Istituto di ricerca di Pozzilli, invece, hanno precisato che la loro richiesta era un atto dovuto imposto dalla normativa in vigore ma che in caso di urgenza si poteva procedere al ricovero anche senza conoscere l’esito del tampone. La inutile manfrina tra le due strutture ospedaliere ha comportato il trasferimento del “povero cristo” con trauma cranico in un ospedale fuori dal Molise.

Mi chiedo:

1. È mai possibile perdere tanto tempo per attendere l’esito di un tampone mentre una persona rischia la vita per un trauma cranico?
2. Non sarebbe più logico modificare la normativa sui tamponi per facilitare l’accesso ospedaliero alle persone colpite da patologie tempo-dipendenti con un ricovero immediato in un ambiente isolato e protetto?

Il secondo caso riguarda un giovane paziente di 34 anni proveniente da Catanzaro trasportato con elisoccorso (ovviamente della Regione Calabria poiché il Molise è sempre sprovvisto di tale importante servizio) alla Neuromed di Pozzilli dove è stato sottoposto a tutte le cure che il caso richiedeva.

Le due storie che ho riportato ci illuminano sulla disastrata situazione sanitaria regionale dovuta non solo alla grave carenza di personale medico ma anche e soprattutto alla pessima gestione di chi come il dg Asrem Florenzano non riesce a mettere in rete e utilizzare le poche risorse qualificate ancora disponibili.
Peraltro i soliti bene informati prevedono che nel futuro le persone colpite da patologie tempo-dipendenti verranno trasferite negli ospedali dell’Italia del Nord per compiacere a qualche personaggio che detiene un incarico importante nella struttura commissariale del Molise.

Staremo a vedere ma intanto GUARDATE IL VIDEO.

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