A seguito della mozione presentata in Consiglio regionale dal Movimento Cinque Stelle in merito alla realizzazione di una passeggiata naturalistica a Montenero di Bisaccia e alle successive notizie diffuse a mezzo stampa dal Movimento stesso, il sindaco Nicola Travaglini intende chiarire alcuni aspetti determinanti sull’esecuzione di questo progetto, al fine di fugare dubbi o illazioni di qualunque natura.

“A molti cittadini di Montenero di Bisaccia – dichiara il sindaco Nicola Travaglini – non sarà sfuggito l’inizio dei lavori per la realizzazione di una passeggiata naturalistica lungo la Strada Provinciale 13 (localmente conosciuta come strada Sotto la Valle). Si tratta di un progetto ideato nella precedente consiliatura comunale e che, dopo un iter procedimentale piuttosto lungo, costituito dalla fase di reperimento dei fondi, dai vari passaggi burocratici relativi alle varie approvazioni e dai nulla osta, ha visto finalmente il suo inizio.

Sembra che gli attivisti locali dei Cinque Stelle, abbiano segnalato ai loro portavoce regionali ipotetiche incongruenze relative alla realizzazione di questo progetto; a tale proposito, solo per dovere di cronaca, rilevo come i consiglieri comunali D’Ascanio e Bozzelli abbiano già sollevato il medesimo argomento, trattando grossomodo gli stessi fatti: una pura casualità, oppure è la semplice conferma dell’esistenza di vasi comunicanti.

In ogni caso trovo francamente paradossale, e voglio sottolineare con forza questo episodio ai cittadini di Montenero, che anziché ricercare e segnalare fondi per la realizzazione di progetti comunali, per contribuire attivamente alla crescita di questo territorio, questi signori cerchino di far togliere quelli già concessi: un atteggiamento delirante, una cosa mai vista prima! La politica del no a priori, fondata esclusivamente sulla distruzione sistematica di qualsiasi progetto di sviluppo di questo paese con argomentazioni futili, mostra ancora una volta la sostanza umana e politica di questi soggetti.

D’altra parte non troverei nella di strano nella volontà di approfondimento documentale da parte di cittadini o rappresentanti politici su questa o su altre iniziative di varia natura e sull’utilizzo dei fondi pubblici da parte dei comuni, se non fosse per quella grottesca pervicacia di voler inventare problematiche che non esistono, per il gusto di gettare ombre e discredito sull’operato dell’Amministrazione e sui dipendenti comunali, su quelli dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno, sui professionisti che hanno lavorato al progetto, su tutti i dirigenti e i dipendenti regionali e su tutti quegli organismi che a vario titolo hanno analizzato e studiato le carte di questa opera prima della sua approvazione e della sua realizzazione.

È doveroso in questo caso, quindi, smentire seccamente le dichiarazioni riportate dagli aderenti al Movimento Cinque Stelle. Innanzitutto è assolutamente falsa l’affermazione secondo la quale sarebbe stato contraddetto il bando relativo alla realizzazione della passeggiata, dato che sia nella relazione generale del progetto che in tutta la documentazione presentata agli organismi competenti, era ed è scritto a chiare lettere la tipologia dell’intervento stesso, oltre alla sua esatta ubicazione.

La denominazione del progetto ha probabilmente tratto in inganno i portavoce movimentisti e qualche altro consigliere comunale, dato che nel titolo dell’opera viene citata la valorizzazione turistica delle grotte arenarie; ovviamente tale valorizzazione passa proprio attraverso la realizzazione di opere utili a quel contesto, nell’ottica di creare un percorso circolare intorno al paese per collegare e condurre i fruitori di quel tracciato nella zona delle grotte.

Come secondo aspetto, sappiamo bene come la Strada Provinciale 13 sia stata interessata da un movimento franoso, intervenuto tra l’altro dopo la presentazione del progetto sulla passeggiata; questa frana, però, non ha causato alcun abbandono delle abitazioni principali da parte di cittadini.

Naturalmente noi tutti auspichiamo un intervento celere e definitivo da parte degli enti competenti per ciò che attiene la messa in sicurezza e il ripristino del fronte di frana sulla S.P. 13, al fine di poter riaprire al traffico questa importante arteria viaria e anche per completare la passeggiata naturalistica che, altrimenti, resterebbe incomprensibilmente sospesa, ma non di certo per nostra negligenza o imperizia, come vorrebbe far credere furbescamente qualcuno.

Per ciò che riguarda i tempi di realizzazione dell’opera, infine, i lavori seguono il cronoprogramma previsto. Su tutti questi aspetti sentiamo quindi l’esigenza di dover rinfrancare l’animo dei cittadini monteneresi sul fatto che tutti i progetti che abbiamo presentato sono dotati delle necessarie autorizzazioni: se ci fossero state incongruenze, non avremmo ovviamente ricevuto il finanziamento e il via libera per l’inizio dei lavori.

Concludo col dire che le Istituzioni pubbliche italiane sono una cosa seria e che ci dispiace dover assistere alla deriva verso la quale alcuni stanno tentando quotidianamente di trascinarle.

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