E’ la denuncia di proprietari ed olivicoltori di Venafro e Conca Casale, che chiedono il rispetto della legge.

“Tra i secolari oliveti del Campaglione, periferia ovest di Venafro e da qualche anno denominato Parco Regionale degli Olivi, si leggono tante tabelle recanti la scritta “Divieto di pascolo bovino” ma nella realtà non sempre e non tutti le rispettano. Accade infatti -è il prosieguo delle affermazioni di proprietari terrieri ed olivicoltori della zona-che le mucche girino liberamente tra tali uliveti e nelle singole proprietà private, pascolino tranquillamente, depositino e non s’interviene affatto. Chiediamo al Parco ed alle autorità di polizia preposte un maggiore e più continuativo controllo della zona, affinché l’intera area olivetata, peraltro naturalmente bella ed apprezzata sin dai tempi dell’Antica Roma, sia maggiormente accogliente, pulita e protetta”. E’ l’esternazione di proprietari ed olivicoltori del Campaglione, ossia di gente di Conca Casale e Venafro che non gradisce quanto avviene tra tali uliveti. “Sono proprietà private, vige preciso divieto di pascolo bovino -aggiungono i proprietari delle aree interessate- ma c’è chi non tiene affatto conto di entrambi gli aspetti. Oltretutto i depositi bovini possono apportare problemi infettivi di non poco conto. Non chiediamo l’impossibile, ma il rispetto della norma !”.

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