di Giovanni Minicozzi

Il direttore sanitario dell’Asrem dottoressa Evelina Gollo ha disposto con decorrenza immediata la turnazione di 12 ore giornaliere per tutto il personale sanitario (ostetriche, infermieri, tecnici e riabilitatori) che opera negli ospedali pubblici molisani. Non si capisce se la disposizione, che allego in calce, includa o meno anche i dirigenti medici. Dunque turni da 12 ore giornaliere ininterrotte che graveranno sulle spalle del personale già pesantemente stressato dopo due anni di guerra contro il Covid-19.

La motivazione addotta dalla Gollo risulta essere quanto meno imbarazzante poiché il sacrificio richiesto non è dovuto alla perenne carenza di personale ma solo “allo scopo di ridurre al minimo il movimento all’interno dei presidi ospedalieri e limitare il contagio tra i lavoratori”. Forse la dottoressa Gollo non sa o sottovaluta la circostanza che in alcuni ospedali manca il servizio mensa e mancano perfino le macchinette automatiche per poter usufruire di un minimo di ristoro per il personale sanitario costretto a digiunare per 12 ore oppure a portarsi da casa il vettovagliamento per rifocillarsi, esattamente come facevano operai e contadini agli inizi del secolo scorso.

Sulla vicenda sono i intervenuti i sindacati con una nota inviata ai vertici dell’azienda sanitarai per chiedere un incontro urgente e per la sospensione immediata del provvedimento adottato. Duro e senza peli sulla lingua il commento della segretaria della Uil Tecla Boccardo: “Piuttosto dicessero la verità: che non hanno personale. Siamo ormai alla quarta ondata e si continua a non affrontare i problemi, facendoci trovare impreparati ancora una volta. Si producono solo montagne di atti amministrativi che sono pura teoria e che mettono al riparo da responsabilità la dirigenza ASREM ma non i pazienti e gli operatori sanitari definendo procedure, percorsi e direttive che in realtà restano sulla carta perché inadatti alla realtà molisana e che mal si adattano all’applicazione pratica soprattutto all’interno delle strutture ospedaliere. Intanto in tal modo continuano ad aumentano i contagi”.

La verità farà male a qualcuno ma resta la via maestra per non inquinare la realtà soprattutto in un periodo di pandemia acuta.

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