A lanciare l’allarme è lo scienziato molisano Andrea Palladino: vive e lavora a Berlino, da dove sta monitorando e studiando l’evoluzione del Covid.

Scrive lo scienziato molisano

“Purtroppo non ho politici o personaggi di spicco nella mia cerchia delle amicizie di Facebook ma spero che in qualche modo le mie parole arrivino a chi di competenza. Ho condiviso il post di un campobassano, che vive nel palazzo dei rom risultati positivi al tampone. A lui e agli altri condomini del palazzo ancora non sono stati effettuati i tamponi. Se non sono stati fatti i tamponi a loro, deduco che non li stiano facendo a nessuno. Qui si sta scherzando col fuoco e mi assumo la piena responsabilità di quello che sto per dire. Il parametro R0 ad inizio epidemia era compreso tra 4 e 5, significa che ogni persona in media ne infettava altre 4 o 5.

Questo è ciò che accade se viene lasciato libero sfogo all’epidemia e se non vengono tracciati e isolati i contatti a rischio. Lo abbiamo visto a Wuhan, in Italia, negli USA, in Gran Bretagna. L’andamento iniziale dell’epidemia è stato lo stesso ovunque. Nella fase iniziale ogni 3 giorni gli infetti raddoppiano. Ieri c’erano 20 nuovi positivi, oggi 40 nuovi positivi e domani ci saranno un’altra cinquantina di nuovi positivi nella migliore delle ipotesi. Se non vengono applicate restrizioni e non vengono effettuati controlli a tappeto, entro il 20 Maggio a Campobasso ci saranno più di 1000 positivi e finiranno i (pochissimi) posti disponibili in terapia intensiva. Esiste un comitato scientifico in Molise in grado di esporre ai politici locali il rischio che si sta correndo? Oggi ho sentito parlare di possibili riaperture anticipate in Molise. Voglio sperare che non sia vero perché sarebbe una follia”.

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