“Durante l’incontro – ha spiegato Mazzuto – abbiamo stabilito con determinazione e chiarezza i principi di gestione di ogni singola istituzione che si occupa del patrimonio archeologico e culturale della provincia. E lo abbiamo fatto tenendo conto delle vocazioni istituzionali e delle competenze di ogni ente coinvolto in modo tale che non ci siano più azioni scoordinate e che ognuno possa fare la propria parte per quanto gli compete senza che ci siano problemi. Ad esempio – ha aggiunto – per quanto riguarda il Paleolitico, il ruolo della Sovraintendenza, così come quello di ogni altro ente coinvolto va rispettato, ma vogliamo che la Sovraintendenza o un’altra istituzione rispetti allo stesso tempo anche il ruolo degli altri. Con la stipula di questo accordo, quindi, – ha concluso Mazzuto – si farà definitivamente chiarezza su ciò che ciascuno dovrà fare”. E, proprio in questo senso, Mazzuto ha fissato le specifiche competenze della Provincia di Isernia in merito alla gestione dei processi produttivi del Paleolitico e delle altre aree archeologiche presenti sul territorio provinciale.
Competenze che consistono: nell’organizzazione della fase relativa agli accompagnatori turistici; nella gestione operativa delle aree e nell’organizzazione delle stesse ai fini di una maggiore fruibilità. Resteranno, invece, a carico della Direzione regionale per i Beni culturali e del relativo Ministero il coordinamento scientifico e l’organizzazione dei beni archeologici e paleontologici. Mentre l’Università del Molise si occuperà degli aspetti di natura didattico-scientifico. In capo al Comune di Isernia, infine, resteranno i compiti relativi all’infrastrutturazione per il miglioramento della fruibilità delle aree e quelli relativi alla concessione delle autorizzazioni. L’accordo di programma è in fase di stipula da parte degli enti interessati.